Giappone, periodo Sengoku (1467 – 1603). Un signore locale in declino vende suo figlio neonato ad un gruppo di demoni. Questi ultimi sottraggono al bambino arti, sensi, perfino la pelle. Di conseguenza il neonato non ha nemmeno un aspetto umano, nonostante riesca comunque a vivere. Il padre ordina di abbandonarlo in un fiume ma un dottore ambulante lo trova e lo salva. Lo soprannomina Hyakkimaru (ragazzo dei cento demoni) e lo cresce come figlio, e gli costruisce anche delle protesi con delle lame retrattili. Il ragazzo scopre che uccidendo i demoni del patto, recupera un arto o un senso. Decide quindi di partire per recuperare il suo corpo. Sarà aiutato da un ragazzo di strada, il Dororo del titolo, e da un misterioso cacciatore di demoni.
Creato da Osamu Tezuka (creatore di Astro boy), il Dio dei Manga, nel 1967 Dororo riprende molti dei temi cari al fumettista giapponese: l’atrocità della guerra, le conseguenze sui più deboli, la miseria e la povertà. E, soprattutto, la sete di potere di un padre che, pur di ottenere potere, sacrifica un figlio non ancora nato. E arriverrà, circa a metà del manga, a criticarlo per il suo comportamento egoista.
Infatti, ogni volta che Hyakkimaru uccide un demone legato al patto, si abbatte una calamità sulla popolazione. E questo contrasto è presente per tutto il manga. E i caratteri quasi bambineschi dei personaggi di Tezuka rende il contrasto ancora più duro.
Dal manga sono state tratte due serie anime, rispettivamente nel 1969 e nel 2019 (in entrambe i demoni sono ridotti a dodici), un videogioco, un remake del amnga edito dal 2018 ed un film live action. Inoltre lo scomparso Kentaro Miura ha affermato che Dororo era il suo manga preferito. Ed infatti il Gatsu di Berserk presenta molte somiglianze con Hyakkimaru: la perdita di parti del corpo, parti del corpo artificiali, l’essere venduti al male contro la prorpia volontà. Inoltre il manga spopolò anche oltre il Giappone, anche se molti anni dopo. In Itali arriverà solo negli anni ottanta.
Inoltre L’edizione statunitense di Dororo, edita dalla Vertical, ha vinto gli Eisner Award 2009, nella categoria “Best U.S. Edition of International Material-Japan”
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