Il Museo del giocattolo è sito all’ultimo piano dell’Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa” uno dei principali Centri di Studi e Ricerca che per tradizione da sempre si occupa dell’educazione e dell’infanzia.
Un museo poco conosciuto ma che rappresenta una delle più raffinate e complete collezioni di giocattoli presenti in Italia, curata da Vincenzo Capuano, docente di Storia del Giocattolo presso la facoltà di Scienze della Formazione. Il Museo del Giocattolo è dedicato al ricordo di Ernest Lossa, il bambino zingaro ucciso nel 1944 a quattordici anni,dopo diciotto mesi di detenzione in un ospedale psichiatrico. Il dottor Vincenzo Capuano da anni si è dedicato a raccogliere meticolosamente giocattoli antichi presenti su territorio nazionale, trasformando questo luogo nel mondo del giocattolo che affascina da sempre grandi e bambini. Un patrimonio che consta di circa 850 pezzi tra bambole, giocattoli di latta e di legno, teatrini, pupazzi, giochi da tavolo, automobiline, trenini, Pinocchio di ogni epoca. Tra questi una bambola che fu regalata da Benedetto Croce alla figlia, Lilli la prima Barbie ideata da Ruth Handler.
Un luogo della memoria ludica con l’obiettivo di offrire una panoramica ampia e precisa del mondo del giocattolo, dalle forme più antiche d’epoca romana a quelle della seconda metà del XX secolo. Un luogo dedicato alle arti minori come strumento di sensibilizzazione all’arte, alla memoria storica;testimonianza di costume, di abilità artigianale e progresso industriale. Inoltre vuole essere sprono per avviare a diretto contatto col giocattolo, osservarlo e riflettere sul grande contributo formativo offerto da esso nel corso dei secoli, sui valori e modelli trasmessi e sull’uso al tempo dell’infanzia.
Gli occhi resteranno spalancati dinanzi alla maestria degli antichi artigiani del giocattolo, un luogo magico da visitare.