Mutui surroga e liquidità aggiuntiva


La necessità di liquidità aggiuntiva continua ad affliggere molti italiani, soprattutto in un momento come l’attuale in cui la crisi economica va a mixarsi in maniera spesso drammatica con le politiche di austerity decise dal governo per cercare di rimettere a posto i disastrati conti dello Stato. Per molte famiglie e imprese italiane le spese vitali sono diventate un vero e proprio incubo, anche perché il sistema creditizio non ha ancora ripreso il suo normale funzionamento e continua ad opporre molti ostacoli alla concessione di finanziamenti.

Una difficoltà che riguarda soprattutto il settore dei mutui che, nonostante i proclami di ABI, continua ad essere trainato dalle surroghe, ovvero dalla rottamazione del vecchio mutuo e dalla sostituzione con un nuovo finanziamento a condizioni più favorevoli

Proprio il restringimento dei criteri che rendono possibile accedere al credito sembra destinato nell’immediato futuro a riverberarsi in maniera molto negativa su una larga platea, quella giovanile, che si trova di fronte alla modifica dei rapporti lavorativi prefigurata dal Jobs Act e da una precarietà che sembra ormai diventata una triste consuetudine. Il micidiale mix tra tutti questi fattori, ha naturalmente imposto a molte giovani coppie la ricerca di forme creditizie alternative al fine di poter coronare il sogno di avere una casa propria. Tra di esse va ricordato in particolare il mutuo che prevede la presenza di un garante, una forma divenuta attuale proprio per la pratica impossibilità da parte di molti utenti, in particolare quelli che non hanno un posto fisso, di produrre prove certe relative alla sostenibilità del piano di rientro.
Naturalmente il garante, solitamente un genitore, deve a sua volta rivestire le caratteristiche che mancano al mutuatario, ovvero deve assicurare l’istituto bancario di poter subentrare nel pagamento delle rate mensili nel caso ciò non sia possibile al titolare del mutuo. In pratica proprio il garante si assume gli stessi rischi del garantito, con in più quello aggiuntivo relativo al non possesso dell’immobile, che naturalmente rimane al secondo. Proprio per questo la stragrande maggioranza dei casi vede uno dei genitori rivestire questa delicata funzione.
Naturalmente il garante deve produrre le prove sulla sua situazione reddituale, che può essere dimostrata essenzialmente in due modi: il godimento di uno stipendio in qualità di lavoratore dipendente o di una pensione. Inoltre deve dimostrare il suo merito creditizio pregresso, in particolare in non avere in pendenza un altro finanziamento che, nella stragrande maggioranza dei casi potrebbe rendere complicato assolvere al nuovo compito. Un altro requisito molto importante è quello relativo alla situazione patrimoniale, ovvero il possesso di immobili, anch’essi destinati a fare da possibile contropartita in caso di inadempimento del contraente principale. A questo va comunque ricordato come gli istituti bancari diano solitamente molta più importanza alla situazione reddituale del garante.
Come si può facilmente comprendere da quanto detto sinora, la figura del garante potrebbe nel futuro diventare sempre più importante ed è quindi necessario saperne di più. Chi vuole informarsi su questa e altre tematiche collegate ai mutui, può farlo consultando guida-mutui.it, ove è possibile reperire articoli e notizie sempre aggiornati sul mondo creditizio.

 

 

 

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