Più volte Lino Banfi ha raccontato che a spingerlo a fare l’attore fu sua moglie Lucia. “Voglio avere accanto un marito felice” gli disse quando si presentò per Lino Banfi l’opportunità di avere un posto fisso come usciere in una banca.Una grandissima prova d’amore quella di Lucia dal momento che economicamente i coniugi Zagaria, in quel momento, se la passavano molto male tanto da ricorrere agli usurai come dichiarato dallo stesso Banfi questa mattina durante un’intervista a RTL 102.5.
Fu cosi che il giovane Pasquale Zagaria, confortato dall’amore di sua moglie Lucia, si presentò a casa di Totò con una lettera di raccomandazione affinchè potesse iniziare a fare spettacoli di cabaret.
– “Ah!Fai l’avanspettacolo.
Bravo!E come ti chiami?” – gli chiese il principe Antonio de Curtis.
– “Mi chiamo Pasquale Zagaria, in arte Lino Zaga” – rispose Banfi.
– “Il nome va bene; il cognome devi cambiarlo” – disse Totò.
– “Perchè?” – chiese curioso Banfi.
– “Perchè il diminutivo del nome va bene, ma il diminutivo del cognome porta male”.
Fu così che l’allora Lino Zaga tornato a casa, seguendo il consiglio del grande Totò, chiese al suo impresario di cambiargli il cognome.
L’impresario che era anche un maestro elementare prese allora il registro di classe e scelse il nuovo cognome ispirandosi ad uno dei suoi alunni, tale Aureliano Banfi.Fu così che nacque il nome d’arte di Lino Banfi.
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