Quotidiani e riviste, tra passato e realtà, tra oggi e domani


Con l’avvento del web è cambiato il modo di fare informazione e in particolar modo la forma di proposta al lettore.

Tutti i quotidiani storici, tutte le riviste cartacee, tutti i magazine hanno ormai un sito internet e tutti utilizzano il web per raccontare prima le storie, le news; il tutto, senza tener conto dell’informazione che nasce e si sviluppa esclusivamente sul web che oggi è in maggioranza assoluta. Oggi si parla di condivisione, profilo e fanpage di Facebook, di tweet, di pinterest, di instagram, di google plus e Youtube e di altri social network, che agli occhi degli utenti sono mezzi di aggregazione, mentre per gli editori oggi sono un mezzo, un’arma fondamentale, per la “guerra” mediatica e per la diffusione supersonica delle news, pilastri per una crescita esponenziale dei propri mezzi di informazione.

Con la riduzione della carta stampata si sta perdendo, se non si è perso già, l’emozione e l’odore (o puzza per altri) della carta stampata, della poesia di sfogliare una pagina ed emozionarsi per quello di cui si andava a leggere. Oggi tutti, o quasi, abbiamo uno smartphone, un tablet; ormai, come si diceva un tempo, sono in omaggio con il detersivo del momento.

Sono tanti i vantaggi del web, in un’era dove l’espressione stare sul pezzo, si sta trasformano pian piano in correre sul pezzo. Un vantaggio del web è proprio questo, la velocità, la sinteticità delle news o di un tweet, che ti consente al max 140 caratteri. Altro vantaggio è che si è sicuri di quante persone abbiano letto/visitato una pagina (poi capirla è altro conto), e quindi un’arma a doppio taglio per gli operatori di marketing, che potranno essere soddisfatti o meno dei numeri generati in modo tangibile; infatti, sono nate nuove figure professionali per la crescita dio internet (ma questo lo valuteremo un ‘altra volta).

Una differenza la si potrà notare tra i siti dei quotidiani puri ed i magazine online (molte volte un sito di un quotidiano contiene anche un magazine o approfondimenti specifici); in questo caso, nel caso dei magazine, (gli “storici” rotocalchi o periodici portati sul web o nati esclusivamente su internet), la differenza sembra solo la carta, in quanto gli approfondimenti di nicchia, specialistici rimangono gli stessi se non sono addirittura migliorati.

In effetti, la multimedialità del web arricchisce una notizia o un dossier con video, gallerie fotografiche, collegamenti esterni, con commenti live ed oggi più che mai con gruppi di fan o esperti presenti sui social network.

Come sempre sarà la storia a dare il giusto risalto o meno ai fenomeni che viviamo oggi e che ci vedono in continua evoluzione tecnologica quotidiana; sta di fatto che dopo poco più di dieci anni reali e pieni della pronuncia del “vuvuvu”, (acronimo dell’inglese “world wide web”), abbiamo vissuto la più grande rivoluzione tecnologica mai esistita.

Nicola D’Auria

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