Telesia e Telese Terme: Il territorio dell’odierna Telese Terme ha ereditato dall’antica Telesia il ruolo di centro Termale con un complesso idrotermale, sito alle falde del Monte Pugliano.
Nell’antica Telesia, le acque erano così importanti da esistere in città un magistrato addetto proprio al controllo delle acque. Un certo Caio Minucio, secondo alcune fonti epigrafiche, fu più volte magistrato delle acque.
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Telesia: il crocevia del Sannio; città di Annibale, conquista Romana e centro culturale Telesia – Lo splendore romano: L’anfiteatro, le mura e la scuola dei gladiatori Telesia e Telese Terme: dalle Terme Romane alle Antiche Terme JacobelliNella città romana, erano presenti due complessi termali, alcuni sostengono tre. Le evidenze archeologiche ne mostrano due: le Terme Sabiniane o del Trionfo della Venere Marina e le Terme di Teseo o Terme Paolini.
Le terme sarebbero da datare tra il I ed il II sec. d.C., altri in base ad alcuni ritrovamenti prolungano la data al IV secolo d.C., e furono indagine di scavo da parte della soprintendenza nel lontano 1950.
Telesia e Telese Terme: Le Terme di Teseo e le Terme Sabiniane
Le Terme di Teseo, furono denominate così per il ritrovamento di un rilievo in stucco raffigurante Teseo in lotto contro il Minotauro (custodito presso il Museo Provinciale del Sannio di Benevento).
Sorgevano a poca distanza dal foro cittadino, erano dotate di un frigidarium diviso in due piscine quadrangolari. Al centro di tale ambiente termale vi era una bassa vasca con una fontanella. Da qui si giungeva al tepidarum diviso in due e dava l’accesso al caldarium.
Nei primi anni dopo l’edificazione, l’edificio fu decorato con una semplice ornamento, successivamente, probabilmente a seguito di un restauro dopo il terremoto del 346 d.C., le terme furono ricoperte da lastre marmoree e le pareti da crustae (Opus sectile: tecniche di ornamento marmorea o vitrea più prestigiosa del periodo).
È stata trovata una discreta diversità di marmi con cui furono ricoperti i pavimenti e le strutture parietali, in particolare sorprende l’utilizzo di un marmo, Greco Scritto, di Efeso o algerino. Questo ritrovamento rafforza ancor di più la tesi che sostiene l’importanza del centro urbano nella Valle Telesina.
La struttura termale fu poi abbandonata molto probabilmente a seguito del terremoto del 375 d.C. Delle terme di Teseo non si conoscono le reali dimensioni, in quanto una buona parte del complesso è sotto il manto stradale antistante.
Per quanto riguarda le Terme Sabiniane, sappiamo con certezza che furono restaurate a seguito al terremoto del 346 d.C. dal Rector Provinciae (governatore provinciale) Fabio Massimo.
A dimostrazione di ciò è stata rinvenuta un’epigrafe che recita:
“Fabivs Maximvs v.c./rect. prov. thermas/sabianas restitvit/cvrante ordine splendidissimo telesinorvm – Fabio Massimo, chiarissimo senatore, governatore della provincia, restaurò dalle fondamenta le terme Sabiniane distrutte dalla violenza del terremoto”.
Le terme Sabiniane sarebbero da identificare con quelle denominate del Trionfo della Venere Marina, secondo quanto affermato dal Franciosi, basandosi sul mosaico databile fra il III ed il IV secolo d.C. posto al centro del frigidarium.
Il mosaico di circa 100 m², riporta la raffigurazione di Teti (una delle Nereidi, le ninfe dei mari figlie di Nereo e Doride) e Venere su ippocampo, pesci e animali marini (secondo archivio PRIA).
Ogni complesso termale era caratterizzato da un gioco di mosaici che dovevano rendere ancora più preziosi gli ambienti.
La storia della città cambia dopo il terremoto del 1349, questo evento, se per un verso portò all’abbandono del centro cittadino a causa dell’area malsana dovuta alla comparsa di getti solfurei; dall’altro portò alla realizzazione di un centro termale dopo aver capito che l’acqua aveva effetti curativi sul corpo umano.
La zona ben presto divenne meta di visitatori in cerca di cure, contribuendo a fare della valle Telesina uno dei maggiori centri che utilizzava le cure termali per patologie legate: alla pelle, la cura delle all’apparato digerente, respiratorio e giovamento per i reumatismi.
Le Antiche Terme Jacobelli
Nel 1861 il cavaliere Achille Jacobelli di San Lupo, sfruttando la particolarità dell’acqua del territorio, fondò quelle che oggi vengono denominate le Antiche Terme Jacobelli.
Inaugurate nel 1867 il complesso termale, fu concepito per essere concorrenziale a quello Provinciale, ma le finanze della famiglia Jacobelli cominciarono a scarseggiare e la struttura fu ceduta. Nel 1871 il complesso fu gestito da Filippo Capuano di Cerreto Sannita per poi essere acquistato nel 1875 dal cavaliere Eduardo Minieri di Napoli. Un lungo restauro interessò il complesso termale fino al 2008 quando le antiche terme divennero un parco naturale.
Le cronache dell’epoca, descrivevano le terme come un luogo dove poter fare piacevoli passeggiate e rilassare la mente. Il parco elaborato dal cavaliere Jacobelli era fornito da quaranta camerini per gli ospiti, con una galleria centrale alla fine della quale si giungeva in una grande sala arredata con suggestivi tendaggi e sedute in marmo bianco. Vi era poi una vasca in marmo dove si immetteva un corso di acqua minerale.
Un porticato adornava il parco di platani e pini regalando agli ospiti delle zone d’ombra durante le passeggiate mattutine. Delle fontane con acqua fresca erano state disposte per rinfrescare gli ospiti. Il cavaliere aveva anche progettato uno spazio per un ristorante ed una caffetteria, ma le condizioni finanziarie lo costrinsero ad accantonare l’idea.
Il parco dopo il suo abbandono, fu dichiarato sito di interesse storico-artistico nel 1989 e fu riaperto al pubblico dopo anni, nel 1991, grazie ai volontari di Legambiente Valle Telesina. L’anno successivo il parco ospitò una manifestazione chiamata Festambiente che confluì nel parco una moltitudine di persone accorse per partecipare alle sagre, per gli stand espositivi, per i dibattiti e per rallegrarsi con i giochi organizzati dalla manifestazione.
Le Antiche Terme Jacobelli sono diventate il palcoscenico di attività moderne: feste enogastronomiche, concerti, spettacoli d’intrattenimento o convegni, proiezioni e premiazioni cinematografiche; dando una nuova riqualificazione ed uso al sito.
Ancora oggi le acque curative della zona confluiscono in un complesso termale che accoglie annualmente migliaia di persone in cerca di cure, refrigerio e relax.