Napoli, l’ultimo bacio di Lorenzo Insigne


Napoli, l’ultimo bacio di Lorenzo Insigne

Napoli, la squadra di Spalletti vince e manda nei guai il Genoa prossimo al ritorno in Serie B. Il racconto di Gianfranco Piccirillo

Ho voluto partecipare dallo stadio alla festa d’addio del capitano Lorenzo Insigne, talentuoso calciatore di Frattamaggiore, che ha scritto pagine importanti del Napoli, anche se non è mai riuscito a vincere lo scudetto. Questo fatto importante ha superato l’avvenimento della gara, che serviva soprattutto al Genoa ad alimentare ancora speranze di evitare la retrocessione, ma a parte la traversa di Yeboha e qualche incursione la squadra di Spalletti nel primo tempo ha dimostrato la sua netta superiorità. Il caldo estivo ha condizionato la prima mezzora di gioco, costringendo i calciatori a mantenere ritmi bassi, ma dopo il magnifico colpo di testa di Osimhen, che ha sbloccato la gara su assist di Di Lorenzo il Napoli avrebbe potuto dilagare con le belle giocate di un ispirato Insigne. Il capitano voleva trovare il gol e ha deliziato il folto pubblico presente con giocate funamboliche e un paio di conclusioni, che hanno sfiorato la porta dell’ex nazionale Sirigu, ma l’occasione più clamorose l’ha avuta Osimhen, oltre in paio di spunti del folletto belga e di Anguissa, mentre non incidono Lozano e Ruiz. Nella ripresa emozioni ancora da una parte e dall’altra con Portanova e Osimhen che impegnano i portieri, mentre Criscito non riesce ad inquadrare la porta da favorevole posizione. Mertens prova a rubare la scena ad Insigne con un pallonetto alla Maradona che però viene bloccato facilmente da Sirigu. Il Genoa attacca con gli innesti decisi dall’interessante tecnico tedesco e il Napoli riparte con contropiedi micidiali. Dopo un lancio illuminante di Mertens per Osimhen che sbaglia ancora il raddoppio finalmente Insigne riesce a festeggiare nel migliore dei modi, avendo l’opportunità di calciare due volte un rigore e di scavalcare finalmente Hamsik nella classifica storica dei marcatori del Napoli, realizzando il gol numero 122.

Dopo il suo primo errore comunque c’era stato il gol di Di Lorenzo, che però secondo il var sarebbe entrato in area di rigore prima del tempo e così Lorenzinho può esultare per la sua giornata storica. Spalletti fa entrare Ghoulam, Lobotka e Zielinski per Rui, Ruiz e Mertens, mentre finalmente entra pure Destro nel Genoa che continua a impegnare Ospina con conclusioni dalla media distanza. Lozano prova a riscattare una prestazione incolore colpendo il palo e favorendo i compagni, che sfiorano diverse volte il terzo gol, negato anche dalle parate di Sirigu. Ma lo slovacco Lobotka riesce a realizzare la terza rete, al termine di una pregevole azione personale, confermando le sue qualità nella sua migliore stagione con la maglia del Napoli e nel finale Spalletti concede spazio pure a Demme per l’applaudito Anguissa. Insomma è stata una festa fuori e dentro al campo e a farne le spese un Genoa, che sta per tornare in serie B, che non riesce nemmeno a trovare il gol della bandiera. Trova invece gli applausi di tutti i presenti nella passerella concessa da Spalletti, Lorenzinho da Frattamaggiore, indiscusso protagonista di questa partita e della storia di una grande del calcio come il Napoli.

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