L’Aragosta è la regina dei crostacei: 3 ricette per cucinarla alla perfezione.
L’Aragosta è uno dei crostacei più prelibati che ci offre il mare, tant’è che è anche uno degli ingredienti più esosi che possiamo scegliere per preparare un manicaretto.
Molto spesso per questo motivo una persona desiste nell’acquistarla perché, oltre a essere costosa, la sua cottura è molto difficile.
Oggi però, vi proponiamo 3 ricette, partendo dalla più semplice alla più complicata, affinché possiate prepararla in semplicità senza preoccuparvi di sprecare questo tesoro del mare.
Aragosta alla griglia
• 2 aragoste di circa 500 g l’una
• 150 g di burro
• sale
• timo
• lauro
Mettete le aragoste vive in una pentola d’acqua salata bollente.
Insaporitele con un rametto di timo e qualche foglia di lauro. Dopo circa 20 minuti di cottura togliete le aragoste dall’acqua, tagliatele in due nel senso della lunghezza e con molta cautela togliete la polpa dai gusci.
Versate nei gusci la metà del burro fuso e un pizzico di sale.
Poi, mettetevi la polpa delle aragoste.
Adagiate i due crostacei sulla griglia rovente per circa 10 minuti, bagnando le aragoste di tanto in tanto con il rimanente burro fuso.
Aragosta al Gratin
• 2 aragoste di circa 600 g l’una
• olio
• sale
• pepe
• qualche filetto di acciuga
• la mollica di 2 panini
• capperi
• 1 spicchio d’aglio
• pepe di Caienna
• burro
• aceto
• pane grattugiato
Tagliata a metà nel senso della lunghezza le due aragoste.
Spalmatele di olio e ponetele sulla graticola ben calda, lasciandole cuocere a fiamma moderata per circa 20 minuti. Frattanto ponete ad ammorbidire la mollica dei panini con qualche cucchiaiata di aceto, strizzatela bene.
Mettetela in una terrina, incorporatevi le acciughe e i capperi teitati finissimi.
Pestate il tutto in un mortaio, unendo lo spicchio d’aglio una punta di pepe di Caienna. Dovrete ottenere una specie di poltiglia.
Spalmate le 2 aragoste con il composto preparato, irroratele con un poco di burro fuso e spolverizzate con pane grattugiato.
Eseguite tali operazioni, adagiate le aragoste sulla piastra del forno.
Imburrata e fatele cuocere fino a quando la superficie si sarà ben gratinata.
Aragosta in Agrodolce
• 1 aragosta di 1 kg circa
• 2 bicchieri di vino bianco
• 1 bicchiere di spumante secco
• 4 carote
• lauro
• timo
• prezzemolo
• 3 coste di sedano
• pepe in grani
• sale
• 2 cipolle
• 500 g di pomodori maturi
• 1 Scalogno
• 1 cucchiaio di zucchero
• 2 cucchiai di olio
• 60 g di burro
In una pentola, versate 1 l e 1/2 di acqua, il vino bianco, 2 carote, intere e raschiate, le costole di sedano, 1 cipolla, gli aromi, qualche grano di pepe una macinata di sale. Portate il liquido ad ebollizione, poi abbassate la fiamma e lasciate sobbollire per circa 3/4 d’ora.
A questo punto, immergetevi l’aragoste ancora viva e lasciatela cuocere a fiamma moderata per almeno 40 minuti.
Non appena sarà cotto, dividete l’aragosta a metà nel senso della lunghezza.
Estraete la polpa e tagliatela a pezzettini.
Preparate ora la salsa di accompagnamento.
Tritate finemente lo scalogno, ponendolo in un tegame con 2 cucchiai di olio e 60 g di burro, fatele imbiondire bene.
Aggiungete le altre 2 carote raschiate e tagliate a dadini. Quando anche queste saranno insaporite irrorate con il bicchiere di spumante lasciato il evaporare per metà circa.
Ponete per qualche minuto i pomodori in acqua bollente pelateli, tagliateli a metà, liberateli dai semi e sfilettateli.
Uniteli quindi agli altri ingredienti mescolando bene. Fate addensare leggermente il sugo.
Aggiungete il cucchiaio di zucchero, una presa di sale un grosso pizzico di pepe e continuate la cottura per altri 20 minuti.
Mettete ora nel recipiente i pezzettini di aragosta amalgamandoli bene con il sugo.
Disponete le due metà della corazza su un piatto di servizio, riempitele con i pezzi di aragosta e con la salsa. Finite di decorare con prezzemolo fresco tritato.