Il noto chef Carlo Cracco ha recentemente aperto un nuovo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Un progetto artistico e culinario che si esprime su mille metri quadrati dei cinque livelli dell’edificio. Gli elementi artistici all’interno della location sono il risultato di un’operazione di recupero di stucchi, affreschi e decori dell’Ottocento. I piatti sono stati realizzati ad hoc per il ristorante da Richard Ginori.
Al piano terra è presente un bar–bistrot, un punto dove si possono gustare svariati alimenti e bevande a prezzi inferiori rispetto ai ristoranti eleganti. Al primo piano è collocato il ristorante gourmet e il secondo vano ospita un salone per eventi. Nel seminterrato la cantina enoteca e all’ultimo livello un laboratorio di pasticceria.
La pizza margherita di Carlo Cracco
L’angolo più celebre è, indubbiamente, il bar – bistrot nel quale vengono servite pietanze il cui impasto è molto diverso dal solito. All’interno del menù, l’ex giudice di Masterchef ha aggiunto la pizza. Se una normalissima pizza alla margherita in un ristorante italiano può costare fino a 5 euro, non è così per il locale di Carlo Cracco. Infatti qui, il suo costo è di ben 16 euro. La differenza è nell’impasto che contiene diversi cereali combinati alla farina e la salsa al pomodoro che assomiglia al ragù con l’aggiunta di pomodorini confit. Oltre alla pizza margherita, è disponibile la pizza con ortaggi sempre a 16 euro.
La diversa interpretazione dello chef Cracco ha, però, raccolto diverse polemiche sul web. Non è solo il prezzo ad essere oggetto di critica, quanto piuttosto il fatto che la pizza sia così tanto diversa dall’originale da essere definita da molti un ‘vero scempio’ per uno dei prodotti più famosi al mondo della cucina italiana.
Per quanto riguarda le bevande i prezzi non sono affatto bassi. Ad esempio, il costo di una birra si aggira dai 9 ai 16 euro, mentre un caffè 3,50 euro. Infine per una bottiglia d’acqua bisognerà pagare dai 4 ai 7 euro.
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