Il caffè alla leccese: dagli spagnoli al Salento
I semi di questa pianta tropicale hanno fatto un lungo giro per diventare la gustosa bevanda che tutti conosciamo; è stato un viaggio a tappe, in cui ad ogni fermata, il caffè ha cambiato veste e ha acquisito nuove peculiarità per poi tornare sè stesso e riprendere il suo viaggio.
Attestato in Salento fin dal diciassettesimo secolo, il caffè alla leccese trova il suo antenato a Valencia, dove veniva servito con una fetta di limone; cosa che, infatti, è ancora attestata ad Otranto. La variante leccese, più interessante, è arricchita da un ingrediente che va a sostituire lo zucchero e che pure proviene dal mondo vegetale: il latte di mandorla.
Viene servito in un bicchiere di vetro dall’ abboccatura larga, sul cui fondo si depositano i cubetti di ghiaccio; il caffè caldo e non zuccherato viene versato e poi viene aggiunto il latte di mandorla e, per chi lo gradisce, anche una fettina di arancia. Il sapore potrebbe essere paragonato all’ Amaretto di Saronno, senza l’ aggravio dell’ alcool, che d’ estate, con le temperature che Caronte ci ha fatto provare, sarebbe più che altro da evitare per la nostra salute. Pertanto, vale la pena di provare questa gustosa e dissetante variante del caffè, anche per chi ancora non conosce il Salento, le sue bellezze, la sua storia e le sue eccellenze eno-gastronomiche.
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