San Pietro siculo-americano, la prima delle ricette online dei nostri lettori
Parte da questa settimana la pubblicazione delle ricette online dei nostri lettori, un appuntamento settimanale che ci consentirà di entrare in punta di piedi nelle vostre case e conoscervi meglio attraverso i succulenti piatti che ci proporrete.
Come ogni inaugurazione che si rispetti, abbiamo un ospite d’onore, “a special guest” come si usa dire oggi; inauguriamo, infatti, la rubrica “Le tue ricette online” con la ricetta di un volto noto della TV.
Da Agrigento, con il motto “Coraggio, condotta e perseveranza: mano al timone e rotta fissa alla meta”, ospite di Magazine Pragma è Il Capitano, ovvero Salvatore Cozzitorto, concorrente di MasterChef 2019.
Grazie Salvatore per la tua disponibilità e benvenuto Capitano nella redazione del Magazine Pragma!
- La tua eliminazione da MasterChef è quella che ha destato maggiore sorpresa ed ha innescato maggiori polemiche. Ciò perché non eri mai finito tra i peggiori e, a parere di molti, una prova di alta pasticceria come quella che ha determinato la tua eliminazione, non dovrebbe essere inserita in un cooking show come MasterChef. Cosa ne pensi a riguardo?
Purtroppo l’errore di una sola volta può far pagare tutto quello che di buono si è fatto fino a quel momento. Sì, effettivamente ero stato sempre fra i migliori ed ero quello che aveva raggiunto il maggior numero di vittorie, sia alla Mistery, che all’Invention, ed anche in esterna, da capitano della squadra. Aspetto positivo della mia uscita è stato quello di aver perso con un dolce in un programma di cucina. Penso che un buon chef debba avere un minimo di conoscenze di base riguardo la pasticceria, anche se difficilmente potrà essere un ottimo pasticcere e viceversa… un pasticcere non potrà mai essere un ottimo chef. Pazienza, doveva andare così, ma sono ugualmente contento del percorso che ho fatto nella cucina di MasterChef.
- Da allora hai provato ad affinare la tua pasticceria o hai finito per detestarla?
In realtà non sono un appassionato di dolci e non mi è mai piaciuto prepararli. Preferisco applicare la mia filosofia e la mia visione di una pietanza nei piatti salati, piuttosto che applicare una scienza esatta e pesata al grammo, come la pasticceria. Se fosse stata una cassata, magari ce la saremmo giocata meglio,ma sono comunque contentissimo della torta nuziale che avevo preparato.
- Con il tuo sorriso che a volte nascondeva anche una sorta di imbarazzo, hai conquistato la simpatia del pubblico. Chi, invece dei giudici e degli altri concorrenti ha conquistato la tua simpatia?
Ma, con i concorrenti sono in buoni rapporti con tutti, anche se chiaramente con alcuni leghi meno mantenendo un minimo di rapporto, mentre con altri ho legato maggiormente, tra i quali Samuele, Guido, Federico, Alessandro, Gerry, Gloria, Virginia, Giuseppe e altri.. Quello che posso dire dei giudici è che penso di aver fatto particolare simpatia allo Chef Barbieri e allo Chef Locatelli. In realtà la Masterclass era composta da una banda di pazzi dove il divertimento e lo scherzo regnavano sovrani.
Salvatore Cozzitorto, “il Capitano difficilmente verrà dimenticato”
- Salvatore prima e dopo MasterChef – come cambia la vita dopo la partecipazione ad uno show come MasterChef anche se non si è il vincitore?
È bello essere riconosciuti per strada dalla gente e avere un riscontro affettuoso dai bambini che chiedono foto e autografi, mi piace tanto e lo apprezzo molto. Chiaramente MasterChef rende pubblicamente noti per un certo periodo di tempo; ci sarà una nuova edizione e ci saranno nuovi personaggi, ma data la mia uscita “ingiusta” penso che il capitano difficilmente verrà dimenticato.
- Progetti per il futuro?
Progetti per il futuro? Sicuramente aprirò una pasticceria!!!! (ride) Scherzi a parte, Lavorare sul mare mi piace molto E fare il comandante è un mestiere pieno di responsabilità e soddisfazioni. Viaggiare, girare tanti posti, seguire l’orizzonte e vivere in mezzo a diverse culture è un lavoro che appaga molto nella vita. Purtroppo non riuscirei a conciliare il lavoro in mare, quindi fuori casa, con un’eventuale famiglia. Per questo motivo cerco di farmi strada in una via parallela, quella accompagnata da una forte passione, che è la cucina. Ahimè, avrei bisogno di maturare esperienza al fine di aprire un ristorantino con pochi coperti e una cucina di lusso. Vedremo cosa riserverà il futuro!
La ricetta di Salvatore Cozzitorto per i lettori di Pragma
- Salvatore, qual è la ricetta che proponi per la rubrica “Le tue ricette on line” di Magazine Pragma?
Il piatto ricetta che propongo è un pesce fatto in stile siculo/sudamericano, ovvero, un pesce San Pietro (il mio preferito) marinato in olio, limone, un goccino di aceto agrodolce, coriandolo, ginepro, zenzero e pepe bianco.
Dopo 45 minuti di marinata, guarnirlo con “capuliato” di pomodorino secco (ovvero pomodorino battuto al coltello), ravanello, 2 cipollotti rossi, bieta disidratata e foglie di valeriana
Al centro maionese di peperone.
Per 4 persone: sfilettare due San Pietro di 700 gr l’uno, tagliare i filetti a cubi da 1,5 cm, prendere una teglia rettangolare e mettere dentro i cubetti di pesce. A questo punto aggiungere un bicchiere di olio evo, mezzo bicchiere di aceto agrodolce, due cucchiai di coriandolo tritato o secco, un cucchiaio di bacche di ginepro schiacciate, sale e pepe q.b. e il succo di 2 lime.
Per la marinatura:Far marinare il tutto per almeno 40 minuti; nel frattempo, utilizzando una mandolina, tagliare ad anelli sottili i cipollotti e a lamelle il ravanello e la bietola per poi metterli da parte per l’impiattamento.
Per la maionese di peperoni:Prendere due peperoni rossi, lavarli, mondarli e tritarli finemente.
In una padella aggiungere un filo d’olio, uno scalogno e il trito di peperoni, far soffriggere, aggiungere un po’ di acqua e cuocere per circa 15 minuti aggiungendo poca acqua, se necessita. Una volta cotti i peperoni, frullarli col frullatore ad immersione, aggiungere sale quanto basta e mentre si frulla col mini pimer, aggiungere un cucchiaio d’olio evo per emulsionare il tutto.
Per l’impiattamento, usare un coppa pasta da 12 mm e uno da sei mm messo all’interno. Versare la crema di peperone all’interno del coppa pasta da sei mm e poi mettere, con l’aiuto di un cucchiaio, i cubetti di pesce precedentemente asciugati dalla marinata. Togliere entrambi i coppa pasta e guarnire il pesce con le lamelle di ravanello e cipollotti, alcune foglie di valeriana, e il trito di pomodoro. Una girata di mulinello con Pepe di sichuan e un filo di olio evo e il piatto è pronto. Buona degustazione!
San Pietro siculo-americano di Salvatore Cozzitorto, una ricetta che seduce al primo sguardo
- Capitano, ti ringrazio ancora per la tua ricetta e per la tua disponibilità – ti invito a venirci a trovare ogni volta che ne avrai voglia. Non pensare però che ti lasci andare così. La tua è una ricetta che seduce al primo sguardo; con essa, però, hai introdotto un argomento che va approfondito, quello del “capuliato”, ovvero un condimento tipico della cucina tipica siciliana a base di pomodori secchi.Ti chiedo pertanto, quando ne avrai voglia, di insegnarci come si prepara.D’accordo?
Grazie a te Maria Pia e grazie a tutta la redazione del Magazine Pragma! Svelarvi i segreti del “capuliato”?….mmmhhh, ci devo pensare (ride). Scherzo! A presto!