Quando si parla di vino è naturale pensare alla condivisione della tavola e del buon cibo
una delle bevande più presenti sulle tavole degli italiani ed ha alle spalle una lunga storia.
Le prime testimonianze di vinificazione risalgono alla popolazione della Mesopotamia, nell’antico Egitto – anfore ripiene di vino facevano parte degli ornamenti funebri – bevanda amata dai romani che la consumavano durante i loro sfarzosi banchetti, trova spazio anche in tutte le religioni dove viene usato come simbolo di buon auspicio.
Nettare degli dei che ha fatto del territorio italiano uno dei suoli più ricchi della terra; l’Italia aiutata dal mite clima mediterraneo è da sempre terra favorevole alla viticultura; in ogni regione del bel paese si coltivano diversi tipi di uva che danno vita a numerose varietà di vini sia bianchi che rossi.
Il più semplice pasto sembra avere più colore e sapore se abbinato al vino giusto
Scegliere l’abbinamento migliore è diventato facile grazie alla diffusione che molti vini hanno avuto presso le grandi catene di supermercati, permettendo di acquistare facilmente i vini rossi delle migliori marche.
Oggi la combinazione tra il vino e il cibo sembra essere una scienza esatta
L’attenzione che si dà agli abbinamenti è cresciuta; infatti tra bevanda e alimento deve nascere un’unione non forzata dove l’uno non sovrasti l’altro e i due sapori non devono confondersi, ma esaltarsi a vicenda restando in equilibrio: dopo ogni sorso di vino il nuovo boccone deve riempire il palato come se fosse il primo assaggio, per questo l’espressione ‘pulire la bocca’ riferita al vino che indica proprio questo piacere che deve regalarci.
Stando alle più classiche regole di abbinamento i rossi si sposano con i piatti di carne, i bianchi con piatti di pesce, mentre per i dessert ci vuole quello dolce; questi gli abbinamenti più comuni ai quali ci rifacciamo tutti.
E infatti come abbinereste una bistecca fiorentina se non con un rosso corposo?
Restando sempre nella zona degli abbinamenti classici e basici c’è un’altra regola da seguire per non sbagliare l’abbinamento tra vini e piatti ed è quella che si rifà al colore degli alimenti, secondo la quale il pesce ed il pollo saranno in sintonia con un vino bianco mentre la carne rossa con un bel rosso.
Negli ultimi anni sono nate diverse scuole di pensiero, per molti sommelier la combinazione di vino rosso con carne e vino bianco con pesce è ormai qualcosa che deve essere superato: se si vuole abbinare alla perfezione bevanda e cibo bisogna guardare alla struttura del cibo e alla caratteristiche organolettiche del vino.
Molti esperti ritengono che non ci sono regole da seguire o abbinamenti sbagliati e che tutto dipende solo dal gusto personale, senza schemi d’abbinamenti precisi.
Quello che si può osservare nei ristoranti più importanti sono i contrasti che accostano sapori diversi, sorprendono il palato con vere e proprie esplosioni di gusto.
Tra i contrasti più innovativi quelli tra formaggi molli e vini frizzanti in grado di regalare un’esperienza unica.
Se non si vuole cadere nei banali abbinamenti restando entro dei parametri ci sono delle indicazioni al quale potersi ispirare, ad esempio nel caso del pesce non va abbinato sempre un vino bianco, se si tratta di un piatto molto elaborato come calamari ripieni un vino rosso è la scelta migliore, in questo caso un vino bianco rischierebbe di essere troppo delicato, oppure quando si mangia qualcosa di piccante il vino rosso non è indicato perché si andrebbe ad accentuare il grado di alcol del vino coprendo ogni sapore.
Sembra non ci siano regole infrangibili, la cosa più importante è andare alla ricerca dell’accostamento più particolare per regalare al nostro palato l’esperienza più sorprendente.