Secondo un recente rapporto Coldiretti, oltre la metà della popolazione italiana si dedica alla cura di un orto. il rapporto esatto è quello di 6 italiani su 10. Un’esigenza o solo una moda?
Sicuramente si tratta un’esigenza, in quanto coltivare il proprio orticello significa innanzitutto garantirsi prodotti a Km zero privi di pesticidi e coltivati seguendo il reale ritmo delle stagioni. Inoltre, coltivare il proprio orticello significa anche beneficiare di un rapporto diretto con la terra e la natura, e fare attività fisica – il tutto si traduce in un enorme benessere psicofisico.
C’è addirittura chi, in assenza di un terreno, improvvisa orticelli sul proprio balcone, sulla propria terrazza e persino sul davanzale di una finestra. Piante aromatiche, ma anche pomodori, peperoncini e lattughine.
Cura dell’orto. Regola n.1: Progettare un adeguato impianto di irrigazione
Passione, ma anche tecnica. Per prendersi cura del proprio orto e veder crescere le proprie piante in maniera corretta, la prima cosa da fare è progettare ed installare un adeguato impianto di irrigazione.
Naturalmente ogni terreno e ogni tipo di coltivazione presentano esigenze diverse. Un impianto di irrigazione dev’essere pertanto progettato tenendo ben presenti le caratteristiche del territorio e, per fare un lavoro a regola d’arte, si rende necessario utilizzare degli specifici tubi per l’irrigazione.
Caratteristiche di un buon impianto d’irrigazione
Un buon impianto di irrigazione deve garantire innanzitutto il corretto apporto di acqua alle piante. Un’eccessiva distribuzione di acqua potrebbe compromettere l’intero raccolto al pari di un apporto carente.
Uno dei metodi ritenuti più sicuri è sicuramente quello della cosiddetta “irrigazione a goccia” o “microirrigazione” che consiste nel lento rilascio dell’acqua. Goccia dopo goccia la terra risulta sempre idrata evitando aridità, muffe, crescita di erbe spontanee, ma anche gli sprechi.
Un buon impianto di irrigazione serve, infatti, ad evitare anche gli sprechi acqua che l’operazione di irrigazione fatta manualmente comporta.
E’ a tutti nota l’emergenza climatica in atto. L’acqua è il nostro bene più prezioso. Durante le ultime stagioni abbiamo assistito allo stravolgimento dei cicli naturali legati alla pioggia e sprecare anche una sola goccia d’acqua è un vero e proprio sacrilegio.
Piove, purtroppo, sempre meno spesso e quando piove le conseguenze sono spesso disastrose. A pagarne le spese non sono solo gli agricoltori e le industrie, ma anche i pescatori e gli operatori turistici che operano con le loro imbarcazioni.
Cura dell’orto. Regola n.2: Conoscere la propria terra
Per avere piante forti e rigogliose, oltre ad un buon impianto di irrigazione è essenziale anche conoscere la propria terra. E’ importante valutare la composizione del terreno e la sua esposizione al sole per scegliere al meglio i semi e le piantine, ma anche il momento giusto per procedere alla semina.
Rispettare la natura è importante. Seminare e raccogliere seguendo il ritmo naturale delle stagioni è una regola semplice da rispettare. L’invito è quella di insegnarla ai bambini coinvolgendoli magari in semplici lavori di campagna come ad esempio la raccolta. Saranno fieri di portare in tavola il frutto del loro lavoro e impareranno a rispettare la Natura.
La natura ripaga sempre quando viene rispettata. Teniamolo sempre bene a mente!