A Teatro con Pragma: Pompeii Theatrum Mundi – Pupo di Zucchero (La festa dei morti)


La terza serata del Pompeii Theatrum Mundi è dedicata al nuovo spettacolo della siciliana Emma Dante, “Pupo di Zucchero – La festa dei morti“, piéce ispirata, come già accaduto per “La scortecata“, una delle precedenti opere della Dante, da Lo Cunto de Li Cunti di Giambattista Basile.

La storia, semplice ma splendidamente sviluppata, ambientata qui in Campania, ci accompagna lungo gli ultimi momenti di un anziano (Carmine Maringola), rimasto solo in una grande casa vuota, che, in occasione del giorno dei morti, quel 2 novembre che costruisce un ponte immaginario tra America Latina e Meridione d’Italia, mentre è impegnato a preparare un pupo di zucchero, un dolce della tradizione che viene idealmente offerto ai cari defunti in cambio di protezione e fortuna, si lascia andare ai ricordi, ripensando ai suoi amici e parenti da tempo scomparsi.

Una scena di Pupo di zucchero durante le prove (foto di Italia Carroccio)
Credits: Italia Carroccio; Pompeii Theatrum Mundi; Teatro Stabile di Napoli.

E fin da subito, davanti agli occhi degli spettatori, la troupe riesce a riportare in scena in maniera vivida e dinamica, dagli abissi della memoria del vecchio, quei familiari per la cui mancanza egli si strugge ogni giorno, di nuovo carichi di vita, delle proprie peculiarità e delle proprie debolezze.

Balza sicuramente all’occhio (o forse dovremmo dire all’orecchio) l’utilizzo del francese e dello spagnolo, grazie alla madre ed al fratello adottivo del protagonista (Stephanie Taillandier e Tiebeu Brissy Ghadout), Marsigliesi, ed all’Iberico Pedro (Sandro Maria Campagna), che si strugge d’amore per Viola (Maria Sgro), una delle sorelle del protagonista, oltre al napoletano, preponderante nel testo: splendida caratterizzazione di quel melting pot, quel crogiolo di culture, identità e lingue che il nostro Meridione è sempre stato.

Emerge subito in maniera prepotente l’idea di Teatro che la regista nativa di Palermo infonde nelle sue produzioni. Si assiste, infatti, per tutta la durata dello spettacolo, ad un utilizzo armonico e ben proporzionato di diversi “format” di espressione artistica: dal canto, alla danza, all’utilizzo di strumenti musicali e percussioni, al particolare dinamismo dei movimenti scenici, fino ad arrivare, sul finale, grazie alla collaborazione con l’artista Cesare Inzerillo, addirittura alla scultura.

Ed è proprio l’idea di Teatro di Emma Dante che merita l’applauso più convinto. Il ritmo dei dialoghi, l’impiego degli spazi di scena, l’utilizzo di musiche coinvolgenti, i giochi di luce (curati da Cristian Zucaro) a dir poco audaci, la fusione del profano e delle passioni carnali dei protagonisti con l’iconografia sacra, a volte solo suggerita, a volte pervasiva e torreggiante, e con il fervore religioso del protagonista: tutti elementi che riescono a mettere in scena una rappresentazione struggente, che regala momenti di grande dolcezza.

Pupo di Zucchero – La festa dei morti è in cartellone al Pompeii Theatrum Mundi fino al 10 luglio 2021, i biglietti sono in vendita sulla piattaforma Vivaticket, presso la biglietteria degli Scavi di Pompei e presso tutti i rivenditori autorizzati.

 

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