Slow Food Monti Lattari: Argomento interessante a Sant’Antonio Abate. Al centro dell’attenzione il fagiolo “Mustacciello”.
Nella serata del 04 gennaio 2020, si è svolto un vero viaggio tra i sapori e i saperi di una volta.
Slow Food Monti Lattari: Il fagiolo “Mustacciello”
Il comune di Sant’Antonio Abate e la condotta Slow Food Monti Lattari, hanno seminato per poi raccogliere quello che è stato il fiore all’occhiello della tradizione agricola abatese: il fagiolo “Mustacciello”.
Per chi non conosce queste gemme bianche dal caratteristico baffo scuro e per questo denominato “Mustacciello” possiamo dire che: questo legume, viene coltivato in consociazione con il Pomodoro San Marzano, di cui utilizza i sostegni.
La sua maturazione avviene alla fine di ottobre (stato ceroso) e fino alla fine di novembre (prodotto secco).
Prezioso il suo utilizzo per preparazioni gastronomiche tradizionali dell’area, che evidenziano il minor tempo di cottura dovuto alla delicatezza della buccia, che diventa subito tenera, ed alla scarsa tendenza alla frammentazione durante la cottura.
A tal proposito la dott.ssa Concetta D’Aniello (Slow Food Monti Lattari) nel suo intervento, ha paragonato questo fagiolo alla cioccolata. Non si sfalda nella sua degustazione, ma si scioglie!
Nella cittadina di Sant’Antonio Abate, ai piedi dei monti Lattari, una serata magica con un buon afflusso di pubblico. Puntuale la conferenza stampa partita alle ore 18:00.
Concetta D’Aniello e Sabato Abagnale hanno accolto nella sede della Slow Food, la prima cittadina Ilaria Abagnale che ha ringraziato tutti gli intervenuti.
L’assessore Carlo Antonio Coppola ha definito “prezioso” il progetto intrapreso.
Mentre l’intervento della nutrizionista Fontanella Feliciana ha chiarito e confermato tutte le importanti qualità di questo legume. Questo fagiolo esprime al massimo le sue potenzialità nella sua area di origine. Per l’appunto, la fascia che dai monti Lattari porta alle falde del Vesuvio con l’annessa fascia costiera bagnata dal mare.
L’opera dello Chef Ciro De Simone (della Slow Food) ha poi deliziato il palato di tutto il pubblico. Nell’ampio spazio della rinnovata Piazza don Mosè Mascolo due piatti esclusivamente con il “Re” dei legumi: il fagiolo Mustacciello di Sant’Antonio Abate.
La prima portata composta con una particolare salsiccia adornata dal Broccolo amaro (a foglia d’olivo) su un letto di crema di Mustaccielli.
Il secondo piatto, sempre il mustacciello, con l’eccezionale pasta degli artisti del limitrofo comune di Gragnano.
La magica atmosfera delle rimembranze passate con l’attuale degustazione in piazza è stata accompagnata dalle assonanze e musicalità del maestro Enzo Avitabile.
L’Artista partenopeo che più si sposa con le melodie contadine ed il sound d’avanguardia è stata la ciliegina sulla torta di una stupenda serata.
Avitabile si è esibito nella chiesa Patronale del Santo Antonio, protettore degli Animali. A tal proposito, l’Amministrazione Comunale ha ben pensato di allestire in piazza un maxi-schermo per dare a tutti la possibilità di vedere ed ascoltare il cantautore Napoletano nel suo recital: “Sacro Sud”.