<strong>CASERTA – Sabato 24 novembre,è iniziato sotto i migliori auspici, la seconda parte del progetto Sistema Museale Terra di Lavoro che ha visto nel Museo di Arte Contemporanea Città di Caserta, la sua collocazione naturale.
Il temerario e innovativo progetto, nato dall’iniziativa dell’assessora alla Cultura del comune di Caserta, ingegnere Tiziana Petrillo – presente alla serata – ha come finalità la connessione fra i musei della provincia di Caserta per educare e formare al patrimonio museale operatori e pubblico.
Ed è proprio quest’ultimo, che nonostante il black friday e le luminarie accattivanti delle attività commerciali, non ha disertato le tre esibizioni di sabato 24 novembre.
La bravura degli artisti e le performance eseguite, sono state la combinazione vincente che ha tenuto grandi e piccini assorti durante le esecuzioni.
Ad aprire la serata, accogliendo e trattenendo il pubblico che man manco confluiva al museo, è stato l’intenso e cruento monologo di Roberto Solofria dal titolo “Il macero” a cura di Mutatementi /Teatro Civico 14 . Un racconto senza veli e privo di santificazioni sul territorio a cui appartiene, sui burroni in cui da sempre si precipita, spesso causati dall’inerzia e dall’atavico senso di sconfitta. A volte un pretesto, altre realtà.
Cambio salone, scena e commedianti, ed è la volta della compagine teatrale degli attori di Fabbrica Wojtyla/Ali della Mente. I giovani attori: Luigi Smimmo, Ivan Santinelli, Mario Bilardi, Dafne Rapuano, Francesco Maienza e Valentina Rossi, hanno spaziato in un excursus temporale dove alcune pièce ammantavano abiti d’epoca: personaggi storici, evocati grazie ad una preziosa ricerca di testi inediti effettuata all’Archivio di Stato e riadattati, grazie alla rivisitazione di Patrizio Ranieri Ciu.
Hanno chiuso la serata il quintetto d’eccezione Five Brothers – Cool Jazz, al secolo Gianni Taglialatela, Flavio Dapiran, Antonio Perna, Valerio Mola e Giampiero Franco dell’Associazione Feelix con un Omaggio a Gerry Mulligan e Chet Baker. Un’ ora di musica dal vivo di notevole spessore e ad alto tasso di gradimento. Tanti i brani eseguiti che hanno apposto la giusta cornice ad un luogo, una serata e ad un progetto che merita attenzione. Veicolato nel modo giusto, ed impiegando le preziose risorse culturali e artistiche del territorio arriverà lontano, altrimenti, sarà l’ennesimo bagliore nel buio della notte.
Foto : Gabriella Ciaramella