Nell’ambito della rassegna Arte e Spettacolo, per le festività Natalizie, il Comune di Angri presenta una tombola con la vera essenza della “Napoletanità”.
In tal senso, docente eccellente di questo gioco, non poteva essere che un ricercatore illustre di studi storici Napoletani: Amedeo Colella.
Ecco che il 29 dicembre 2022, nella stupenda cornice del Palazzo Doria è andata in scena uno spettacolo musicale e culturale condotto da Amedeo Colella, con Tombola e musica.
L’allegria della musica è stata affidata al “Posteggiatore Napoletano”, nonchè maestro Francesco Cuomo.
Il salone delle cerimonie del palazzo Doria, che in effetti è un vero e proprio Castello sito al centro della cittadina Salernitana, era praticamente gremito.
Lo spettacolo musicale, con contenuti prettamente culturali che affondano le radici nella più genuina cultura Napoletana, è iniziato alle ore 20:00.
Regina della serata la Tombola. Tanti i premi per chi è riuscito ad essere baciato dalla fortuna e tanta cultura per tutti i convenuti.
Non si finisce mai di imparare ed in particolar modo, per chi vuole essere adottato come napoletano, deve avere un rispetto ed una conoscenza della complessità ormai millenaria della cultura Napoletana.
Il Prof. Colella in un’atmosfera magica è riuscito, all’estrazione di ogni numero fuoriuscito dalla “panarella”, a forgiare il significato per ognuno di essi appartenenti alla c.d. “Smorfia”.
La sua eccezionale bravura è stata capace di far diventare “Nobili” anche alcuni termini che ai più, potrebbero sembrare volgari.
Saggi di medicina, per far conoscere la nascita dell’Aspirina. Esplicito riferimento a Sant’Asprenio.
Presso il buco dove sono conservate le sue reliquie, tanti fedeli per essere curati dall’emicrania e dai terribili dolor di testa, adagiavano la propria testa rasata.
Saggi storici in riferimento al ferimento di Garibaldi. Ancora incerte i colpi inferti al glorioso condottiero. Ufficialmente colpito ad una gamba e non tutti sanno che in effetti fu ferito in una parte meno nobile, vale a dire nella zona dell’anca.
Io sono stato colpito particolarmente dal termine “A guallera”, con rispetto parlando, e per poco non mi è capitato di essere colpito da questa affezione, nel mentre il Colella ne dava contezza del significato.
Il mio riso è arrivato al tal punto, che mentre piangevo, ho pensato che potesse scendermi la “guallera”. Fortunatamente non è stato così!
Il conduttore Colella ha spiegato il termine “guallera”, per tutti “ernia”, con tutte le sue locuzioni e coloriti campi di applicazione.
In effetti quando una persona viene oltremodo infastidito è solito dire, sempre con decenza parlando: “Me staje abbuffando ‘a guallera”.
E questa frase può essere applicata in innumerevoli campi. Nel culinario: “me staje facendo a guallera à pizzaiola”. In falegnameria: “me staje scartavetrando à guallera!” Addirittura in campo sartoriale, si usa dire: “me staje facendo à guallera a plissè!” …quasi fosse un vestito da modellare a pieghe.
La serata è proseguita gioiosamente tra risate ed applausi, facendo affiorare il vero profumo delle serate natalizie della tradizione Napoletana.
Epilogo con il giusto tributo all’arguto ricercatore di Napoletanità Amedeo Colella che in vista del nuovo anno, ha presentato il suo ultimo lavoro: “Napoli 365“. Un saggio su cosa fare ogni giorno dell’anno, ovviamente … per chi non ha niente da fare.