Fabula 12 – Oltre 400 piccoli autori hanno preso parte al Premio Fabula, il festival di scrittura dei ragazzi realizzato con il patrocinio di Rai Campania, il Comitato Paralimpico Italiano ed il Comune di Bellizzi. Gli autori, (dagli 8 anni in su), hanno scritto una favola, una fiaba, un racconto che avesse una morale.
Favole moderne, i nostri ragazzi chiedono aiuto
Interessante lo spaccato che ne è venuto fuori. Leggendo gli elaborati è venuta fuori la fotografia di una generazione che ha patito l’isolamento del Covid-19, una prigionia che ha enfatizzato paure e insicurezze.
Buona parte degli elaborati sono, a tratti, cupi e più che raccontare un sogno, rivelano il senso di incomprensione e la difficoltà nel sentirsi accettati da una società nella quale non sono a proprio agio. I personaggi delle loro favole soffrono di disturbi alimentari, vengono presi in giro dai compagni, sono troppo alti o troppo grassi e soprattutto si sentono esclusi dalle conversazioni familiari e talora, addirittura per nulla ascoltati da mamma e papà.
Giova a favore l’immaginazione che è l’elemento narrativo che li aiuta a trovare una soluzione. Tutte le storie hanno,dunque, un lieto fine, sintomo o speranza che, quello che questi giovani stanno attraversando sia solo un momento di transizione e che l’idea del sogno li aiuterà a guardare al futuro con gioia, forza e coraggio.
Fabula 12, al lavoro la commissione esaminatrice
Un gran lavoro per la commissione esaminatrice, presieduta dalla professoressa Maria Pia Manera, da sempre impegnata a indirizzare i partecipanti a scrivere testi ambientati nei luoghi d’origine e soprattutto ad approfondire la lettura.
«L’obiettivo primario è dare ai ragazzi l’opportunità di riappropriarsi del momento creativo e di farlo lontano dalla tecnologia, facendo leva sulla loro innata creatività e sulla valorizzazione dei contesti d’appartenenza sia da un punto di vista geografico sia sociale».