A Vallo di Nera, torna “Fior di Cacio”


“Fior di Cacio” – Vallo di Nera, Umbria Il 4 e 5 giugno 2022 si accendono i riflettori sul “paese-monumento” di Vallo di Nera sulla migliore produzione casearia e la tradizione pastorale dell’Umbria

“Fior di Cacio” – Vallo di Nera, Umbria

Sabato 4 e domenica 5 giugno 2022, nel monumentale paese di Vallo di Nera (Pg), castello incastonato tra le rocce e il fiume Nera, nel cuore della verde Valnerina, torna Fior di Cacio, la XVIII edizione della mostra mercato delle produzioni casearie artigianali di qualità e dei prodotti umbri.

In occasione dell’evento, ideato e organizzato dal Comune di Vallo di Nera, le cantine e le suggestive vie medievali del paese, immerso in un invidiabile scenario naturale, tra le cime del monte Coscerno e del monte Maggiore, si animeranno di banchi di assaggio e di vendita dei migliori formaggi artigianali umbri e non solo, vere opere d’autore, dando la possibilità a visitatori ed estimatori di conoscere, degustare e comprare aromi, sapori e forme differenti, dal pecorino stagionato in botte, caratterizzato da suadenti profumi di erbe aromatiche, al primo sale a latte crudo, dal più raffinato caprino abbinato al bicchiere di birra artigianale, alla ricercata ricotta salata della Valnerina, tra i prodotti principe della tradizione pastorale di questi luoghi, Presidio Slow Food dal 2019, ricavata esclusivamente da latte ovino di greggi pascolate in Valnerina senza l’utilizzo di mangimi.

Il nome della manifestazione, con il riferimento al “fiore”, riunisce in sé l’allusione a tre caratteristiche salienti dell’iniziativa: la volontà di dare spazio al meglio delle produzioni casearie dell’Umbria, premiando l’impegno e il saper fare, l’esaltazione del ruolo dei pascoli umbri, le cui varietà floreali sono essenziali nel conferire aromi e fragranze particolari ai formaggi, il recupero di produzioni di nicchia, a rischio scomparsa, di cui è simbolo il fiore molle allo zafferano, formaggio fresco recuperato dall’oblio che ha fatto da apripista a una serie di sperimentazioni e di preparazioni ben riuscite, oggi fiore all’occhiello delle aziende locali.

 

Fior di Cacio, ideata fin dagli esordi per ridare valore a un mestiere antico della Valnerina, quello del pastore, meritevole di essere preservato e sostenuto, anche questo anno permetterà ai visitatori di immergersi in questa realtà strettamente connessa all’identità e all’economia dei luoghi, ascoltando testimonianze e racconti, ed anche provando due specialità della cucina pastorale: il pecorino cotto ai ferri e la vera pasta Cacio e pepe, preparata all’interno di una forma di cacio. Nel borgo di pietra circondato dai boschi e dalle montagne, i banchi dei formaggi si mescoleranno alle altre tipicità alimentari dell’Umbria, come la norcineria locale, i tartufi, lo zafferano, i legumi, i vini, le confetture ed alla tradizione manifatturiera artigianale.

Oltre alle iniziative legate al formaggio come laboratori, degustazioni e percorsi di assaggio, momenti di riflessione su temi di attualità e di interesse pubblico, come la sicurezza alimentare, il problema delle contraffazioni e la necessità di favorire forme associative tra i produttori. A Fior di Cacio non mancheranno le attività all’aria aperta come il rafting lungo il fiume Nera; le escursioni lungo i sentieri di valle, mezza costa e montagna, che si inoltrano tra le tartufaie presenti nei boschi della zona; le passeggiate con gli asinelli; le iniziative per bambini; i concerti di musica popolare e gli artisti di strada che animeranno i vicoli del castello di Vallo di Nera.

La manifestazione, Fior di Cacio sarà anche l’occasione per conoscere il ricco patrimonio culturale e naturalistico di Vallo di Nera e dei suoi dintorni, scoprendo le principali testimonianze storico-artistiche e architettoniche del paese. Per Fior di Cacio infatti la bontà ed il profumo dei formaggi si intrecciano con la bellezza dei monumenti di Vallo di Nera: la cerchia di mura medievali, gli scorci caratteristici, le loggette rampanti, le torri, le chiese romaniche di Santa Maria Assunta e di San Giovanni Battista, con gli affreschi del Tre e 300 e 400. Il dipinto della Processione dei Bianchi di Cola di Pietro da Camerino, nella chiesa di Santa Maria, che rappresenta la più importante testimonianza iconografica del movimento di pacificazione che attraversò l’Italia e il nord Europa alla fine del 300; l’affresco della parrocchiale La Dormitio Virginis, firmato da Jacopo Siculo, pittore della cerchia di Raffaello Sanzio, costituisce un superbo esempio di committenza religioso-politica, legata direttamente alle vicende del castello di Vallo e a una più ampia questione ebraica. Nella Casa dei Racconti, i visitatori ritroveranno la memoria orale di storie, favole, ricette e le tipiche ed umoristiche Vallanate; nel chiostro del Convento francescano e nella chiesa di Santa Caterina saranno presenti due mostre dedicate ai graffiti e alla Ex- Ferrovia Spoleto-Norcia, oggi stupendo tracciato da percorrere a piedi o in bicicletta.

 

 

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