<strong>NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA – venerdì 28 giugno
Comunicato stampa
“Venerdì 28 giugno continuano gli appuntamenti del Napoli Teatro Festival Italia, diretto per il terzo anno da Ruggero Cappuccio, che alle ore 20 presenta in prima nazionale al Teatro Politeama lo spettacolo Kanata-Episode I-La controverse, con gli attori del Théâtre du Soleil, diretti da Robert Lepage. La pièce unisce frammenti di una vasta epopea che ripercorre duecento anni della storia del Canada, per raccontare le oppressioni subite dagli indigeni (replica sabato 29 giugno ore 18 e domenica 30 giugno ore 20).
Alle 21 alla Sala Assoli, sarà la volta della danza con Slap and Tickle, una performance irriverente su atteggiamenti e tabù sessuali, ideata e interpretato dalla performer inglese Liz Aggiss. Al via la sezione Musica del NTFI con lo spettacolo Canti e suoni della dimenticanza di Raffaello Converso, che si avvale delle orchestrazioni di Roberto De Simone, in scena al Complesso Badiale Santa Maria del Plesco di Casamarciano ore 21. Un progetto antologico comprendente un arco musicale che va dalle cinquecentesche villanelle della «Napoli gentile» fino all’approdo digiacomiano, melodizzato romanticamente dal Costa e dal De Leva (replica domenica 7 luglio a Napoli, presso la Chiesa di Santa Maria della Colonna, ore 21). Le orchestrazioni di Roberto De Simone e la voce e la chitarra di Raffaello Converso saranno anche al centro di Travestimenti spirituali: da bella ciao a Padre Pio, in scena al Teatro Naturale di Pietrelcina, in provincia di Benevento (13 luglio alle ore 21).
Sempre venerdì 28 giugno, alle ore 21, nel Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale, per la sezione Osservatorio, è previsto Off Cells di Sara Lupoli, opera crossmediale astratta concepita come un viaggio sinestetico in cui lo spettatore assiste alla scoperta che il corpo del performer fa dello spazio che lo circonda (replica sabato 29 giugno ore 19).
Replicano ore 18, 20 e 21.30 a Palazzo Fondi, lo spettacolo del Teatro de los Sentidos Reneixer, diretto da Enrique Vargas (continua ancora il 29 giugno ore 18, 20 e 21.30); ore 19 al Teatro Sannazaro, Non farmi perdere tempo – tragedia comica per donna destinata alle lacrime, scritto e diretto da Massimo Andrei con Lunetta Savino ed Eduarda Iscaro; ore 21 al Teatro Grande di Pompei, Edipo a Colono, scritto da Ruggero Cappuccio dall’opera di Sofocle e diretto da Rimas Tuminas (continua ancora il 29 giugno ore 21).
La serata di eventi si conclude con l’appuntamento al Giardino Romantico ore 22.30, dove è previsto il filme della rassegna Drammaturgia per il cinema, a cura di Roberto D’Avascio per Arci Movie, che presenta The Queen-La Regina di Stephen Frears.
Arriva al Napoli Teatro Festival Italia in prima nazionale, lo spettacolo Kanata-Episode I-La controverse, interpretato dagli attori del Théâtre du Soleil, diretti da Robert Lepage, in scena al Teatro Politeama ore 20. “Kanata” è la parola irochese che significa villaggio, paese: la pièce ripercorre 200 anni della storia del Canada, per raccontare le oppressioni subite dagli indigeni e sancisce l’incontro, attraverso gli attori, tra due registi, Ariane Mnouchkine e Robert Lepage, convinti che l’artista può essere testimone del proprio tempo. Nel luglio 2018, a pochi giorni dalla prima, le prove di Kanata vengono interrotte a causa della protesta di intellettuali autoctoni, che accusano il regista di non aver coinvolto artisti della comunità indigena. Lo spettacolo ha poi debuttato nel dicembre 2018 al Cartoucherie. Il titolo completo contempla questa polemica.
Con Kanata, per la prima volta, la compagnia del Théâtre du Soleil, viene affidata a un regista esterno, Robert Lepage: «C’è stato un tempo in cui i pittori, gli scultori, gli scrittori, i registi — scrive in una lettera al pubblico, Ariane Mnouchkine — si parlavano, si stimavano e, senza piacersi per forza, si capivano. Si scambiavano dubbi e timori. Anche le illuminazioni, talvolta. E persino, attorno a uno o più bicchieri di vino, qualche soffiata e segreto di produzione. La rivalità non escludeva il cameratismo. L’ammirazione provocava un’invidia lucida e stimolante. Kanata è il risultato di questa ammirazione, di questa affinità consolidata da molto tempo, poi scelta, tra Robert Lepage e me. È stato semplice, all’inizio: nel 2014, un invito entusiasta a lavorare con gli attori e i tecnici del Théâtre Soleil, accettato con altrettanto entusiasmo ed ecco che, per la prima volta nella storia di questa compagnia, “il timone del comando”, stava per essere messo nelle mani di un regista esterno alla compagnia, che sin dalla sua fondazione, ho avuto l’onore, il fervore e la gioia di dirigere, allestendo circa trenta spettacoli». Lo spettacolo è programmato in collaborazione con la Francia in scena, stagione artistica dell’Institut Français Italia, realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in italia, con il sostegno dell’Institut Français e della Fondazione Nuovi Mecenati.
Replica sabato 29 giugno ore 18 e domenica 30 giugno ore 20.
La coreografa, performer e artista inglese Liz Aggiss presenta al Festival Slap and Tickle, un lavoro anticonformista, anarchico, indomito e senza paura, in scena alla Sala Assoli ore 21.
Slap and Tickle è una performance osé e irriverente su atteggiamenti e tabù sessuali. Liz Aggiss si colloca al centro della scena in un tour politicamente scorretto nel quale si passano in rassegna contraddizioni e interpretazioni riguardo donne, ragazze, madri, e anziane. Aggiss crea un “minestrone femminista” intriso di umorismo e fatto di movimento espressionista, vaudeville, cambi d’abito, e recitazione. Slap and Tickle ha vinto un Total Theatre Award a Edimburgo, nel 2017.
Negli ultimi 40 anni, l’artista ha dato un’impronta inconfondibile alla danza contemporanea, rompendo ogni barriera tra arte elitaria e cultura popolare. Negli anni Ottanta ha dato vita ai The Wild Wigglers, che con il loro cabaret comico visivo hanno accompagnato le esibizioni della leggendaria band punk The Stranglers. Replica sabato 29 giugno ore 19
Si prosegue con la sezione Osservatorio, lo spazio dedicato dal NTFI alle giovani compagnie o a quelle non più giovani ma con difficoltà nell’avvio del processo produttivo, che alle 21 al Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale presenta Off-Cells di Sara Lupoli, che ne è coreografa, autrice e performer, con la curatela e la drammaturgia di Marco Izzolino.
Off-Cells è un’opera crossmediale astratta concepita come un viaggio sinestetico in cui lo spettatore assiste alla scoperta che il corpo del performer fa dello spazio che lo circonda. La scena, organizzata secondo uno schema meta-drammaturgico, reagisce autonomamente alle dinamiche del corpo al suo interno, determinando una serie di combinazioni di suono, luce e altri stimoli sensoriali.
Il set interattivo registra e codifica il linguaggio del corpo, generando così un’esperienza che si manifesta come una scultura digitale. Off-Cells intende mettere in relazione lo spazio fisico con quello immaginato, invitando così gli osservatori ad attivare la propria capacità cinestetica e percettiva. Lo spettacolo si avvale dell’arte multimediale di Matteo Vinti; del sound design di Francesco Giangrande Aka Göreme e delle fotografie di Sabrina Cirillo.
Al Complesso Badiale di Santa Maria del Plesco di Casamarciano ore 21 è previsto Canti e suoni della dimenticanza di Raffaello Converso, che si avvale della sapienza compositiva di Roberto De Simone. Un progetto antologico comprendente un arco musicale che spazia storicamente da cinquecentesche villanelle della «Napoli gentile» a settecentesche reminiscenze pergolesiane o vinciane di eccellenti arie dell’Opera buffa, dalle ottocentesche melodie pervenuteci dalle altissime trascrizioni strumentali redatte da Mauro Giuliani, da Ferdinando Carulli, da Fernando Sor, fino all’approdo digiacomiano, melodizzato romanticamente dal Costa e dal De Leva. L’ensemble esecutivo comprende, oltre a Raffaello Converso (voce, chitarra, mandolino e violino), Antonello Paliotti (direzione musicale e chitarra), Franco Ponzo (chitarra), Michele De Martino (mandolino I), Federico Maddaluno (mandolino II), Edoardo Converso (mandola), Salvatore Della Vecchia (mandoloncello), Leonardo Massa (violoncello). «Etimologicamente, Posillipo trae la sua denominazione dal significato di “luogo della dimenticanza, dell’oblio” — spiega Raffaello Converso —, in relazione al fascino ammaliante e seduttivo della maga Circe e della sirena Partenope. In tal senso, Franz Listz intitolò alcune sue elaborazioni pianistiche di canti napoletani Notti di Posillipo, a sottintendere momenti di sospensione storica, dello smarrimento del presente, nel flusso di voci evocate dalla memoria immaginaria della smemorizzazione». Lo spettacolo del NTFI è programmato per le Universiadi Napoli 2019.
Per la replica del 28 giugno al Complesso Badiale S. Maria Del Plesco di Casamarciano (Na), i biglietti possono essere acquistati presso l’Ufficio Affari Generali/Segreteria del Comune di Casamarciano, in Piazza Umberto I – Casamarciano (NA), tutti i giorni dalle 10,00 alle 13,00 (esclusi sabato e domenica). Per informazioni: +39 3427519203; e-mail: segreteria@comune.casamarciano.it. Replica il 7 luglio a Napoli, presso la Chiesa di Santa Maria della Colonna, ore 21.
Le orchestrazioni di Roberto De Simone e la voce e la chitarra di Raffaello Converso saranno anche al centro di Travestimenti spirituali: da bella ciao a Padre Pio, in scena al Teatro Naturale di Pietrelcina (BN), il 13 luglio alle ore 21, sempre nell’ambito della sezione Musica del NTFI.
Alla fine degli anni ‘60 del secolo scorso, Roberto De Simone e l’antropologa Annabella Rossi registrarono al Santuario di San Michele del Gargano alcune strofe di una Lauda per Padre Pio e per l’Arcangelo Michele. Sorprendentemente il motivo che sosteneva entrambi i brani era quello più conosciuto come “canto dei partigiani”, eseguito alla fine della seconda guerra mondiale, ma che presenta più lontane origini melodiche in un can-to di tradizione ebraica, rilevato in America e inciso nel 1919. La presente versione, in cui Roberto De Simone sullo stesso motivo ha plasmato argomenti desunti dalla passione di Cristo — trasferiti nel patire mitico del santo frate cappuccino — segue le secolari tracce dei travestimenti spirituali articolati su melodie di già larga diffusione. Infatti, la registrazione effettuata da Alan Lomax nel 1919 si riferiva a un precedente canto composto in memoria di fuochisti ebraici periti nell’affondamento del famoso transatlantico Titanic, ed è articolato con moduli melodici simili a quelli riscontrabili nel canto di Bella ciao.
Sempre venerdì 28 giugno, alle 22.30 nel Giardino Romantico di Palazzo Reale, continua la rassegna Drammaturgia per il cinema, a cura di Roberto D’Avascio per Arci Movie, che presenta la proiezione del film The Queen-La Regina di Stephen Frears.”
Casa del Festival – Palazzo Reale
Piazza del Plebiscito 1
Tutti i giorni 10.00 – 19.00
mail: biglietteria@napoliteatrofestival.it
biglietteria: 344 045 6788
infopoint: 344 045 4626
Intero € 8,00
ridotto under 30 – over 65 € 5,00
Letteratura e Teatro Ragazzi € 5,00
Pompeii Theatrum Mundi da € 10 a € 30
Gratuito diversamente abili con un accompagnatore e pensionati titolari di assegno sociale
Per informazioni www.napoliteatrofestival.it