SALIGIA di ANDREA CHISESI


SALIGIA di ANDREA CHISESI Reggia di Caserta, Retrostanze del Settecento.

Comunicato stampa

“Si inaugura giovedì 4 luglio alle ore 20,30 alla Reggia di Caserta la mostra personale di Andrea Chisesi dal titolo «Saligia», a cura di Marcella Damigella. L’esposizione comprende 68 opere, di cui 40 inedite, molte delle quali site specific. Testimonial d’eccezione sarà un’icona della bellezza, Rocco Barocco.
Le opere saranno ospitate nelle Retrostanze del ‘700 degli appartamenti storici della Reggia di Caserta. La mostra si accompagna a un documentato catalogo a cura di Marcella Damigella. Oltre al suo testo, quelli di Anna De Fazio Siciliano, Giuseppe Marseglia e Vincenzo Mazzarella.
La curatrice Marcella Damigella spiega: «L’antico acrostico “SALIGIA” enumera le lettere iniziali dei sette “Vizi capitali”, chiamati impropriamente anche “Peccati capitali”. Essi sono la superbia, l’accidia, la lussuria, l’ira, la gola, l’invidia, l’avarizia, elencati non necessariamente in ordine di gravità. Le sette caratteristiche della nefandezza umana sono però funzionali a suscitare alcune domande: possono essere ancora additate come azioni ritenute indizi atti a valutare lo stato di benessere o malessere di una società e dell’attuale perdizione dell’uomo? Secondo il pensiero cristiano questi sono i sette vizi “capitali” quelli cioè che conducono l’uomo alla perdizione».
Vincenzo Mazzarella, responsabile della valorizzazione e arte contemporanea della Reggia, così dà inizio al suo testo in catalogo: « Mi piace enormemente che l’arte di Andrea Chisesi possa essere definita “Fusione”, come d’altra parte fusione è il suo nascere al nord e vivere al sud estremo, in una sorta di ritorno al grembo materno. Tutto appartiene al tempo ed è al tempo che attinge l’arte di Andrea, la sua scelta del sud non è altro che un recupero del tempo, un desiderio inconscio di ritornare dove tutto è nato nel grembo della Storia».
Il critico d’arte Anna De Fazio Siciliano scrive: «L’ascesa al Paradiso terrestre, diversamente dal lungo cammino di espiazione dantesco, in Chisesi si definisce attraverso connotazioni del tutto diverse, più moderne e lontane dal linguaggio religioso. Nello specifico poi, anche la tecnica che sfiora il procedimento rotelliano della carta, rende giustizia al concept della mostra. L’esito finale di ogni opera décollage è in fondo data da una serie di sottrazioni, di ritagli e lacerazioni dei manifesti pubblicitari scollati dai muri delle strade. Quella strada che ancora una volta rappresenta un mezzo di conoscenza per radicare nell’uomo e nella donna il senso comune del vivere, al di la del bene e del male».
Per l’archeologo Giuseppe Marseglia: «La Reggia di Caserta, capolavoro assoluto dell’Arte europea del ‘700, ospita la mostra di un artista contemporaneo il cui preciso intento è quello di dialogare con il passato, traducendo in linguaggio moderno le eterne ed immutabili fattezze morali dell’Umanità. Le opere di Chisesi scrutano i vizi e le virtù, rappresentando concetti universali attraverso precise simbologie dalle forme classiche, monumenti antichi che raccontano le loro storie attraverso la stratificazione dei secoli, ricostruita mirabilmente tramite nuove sperimentazioni materiche dei supporti, lacerti e brandelli di vecchi manifesti recuperati dall’artista in innumerevoli ed incessanti perlustrazioni urbane, corroborate da suggestive ed emozionanti scoperte di documenti e testimonianze nascoste di un passato dimenticato ma presente».

Biografia – Andrea Chisesi nasce a Roma nel 1972, all’età di due anni Andrea e la sua famiglia si trasferiscono a Milano, qui frequenta il Liceo Artistico e il Politecnico.
Nel 1998 apre il suo studio “Andrea Chisesi photographer” in Porta Venezia, studio nel quale si occupa principalmente di fotografia ma nel quale inizia a sperimentare quella tecnica che lui stesso definirà “Fusione” tra pittura e fotografia. Dal 1998 al 2008, la fotografia di ritratto sarà per l’artista l’attività principale che lo porterà a pubblicare su prestigiose riviste come Vogue, Vanity fair, Max, Rolling Stone e a ritrarre nel suo studio e sui set cinematografici personaggi tra cui attori, scrittori, musicisti di fama mondiale come Harvey Keitel, Robbie Wiliams, Ken Follet, Steven Tyler e molti altri.
Nonostante i suoi successi in campo fotografico Andrea Chisesi non ha mai smesso di dipingere, sperimenta le sue prime “Fusioni” tra pittura e fotografia e continua la sua ricerca iconografica nella pittura pura. Nel 2008 apre il suo atelier di pittura in via Piranesi a Milano. Fusioni
e Vortici sono i suoi due percorsi, che porta avanti parallelamente.
Il primo percorso necessita di una rigorosa progettualità, la tela viene preparata pittoricamente per accogliere la fotografia, successivamente continua ad essere dipinta. Il secondo al contrario, da libero sfogo a quella istintività ed al gesto che l’artista dal 2008 porterà davanti al pubblico con le sue live performance.
Proprio questa esigenza di essere rapido, incisivo nel tratto, davanti ad un pubblico attento lo portano ad adottare la tecnica del dripping, anche nella realizzazione di soggetti figurativi.
Anche se apparentemente molto diversi i due percorsi di “Fusione” e di pura pittura si intrecciano soprattutto nella fase preparatoria delle opere.”
biography

SCHEDA TECNICA
Titolo: Saligia. Art Exibition
Artisti: Andrea Chisesi
Curatore: Marcella Damigella
Catalogo: testi di Anna De Fazio Siciliano, Marcella Damigella, Giuseppe Marseglia, Vincenzo Mazzarella.
Luogo: Reggia di Caserta
Periodo: 4 luglio – 20 agosto 2019
Inaugurazione: giovedì 4 ore 20,30
Orari: 8,30 – 19,30 – tutti i giorni (ultimo ingresso 18,45) / chiusura martedì
Ingresso: biglietto incluso nell’accesso alla Reggia di Caserta
Sito web: www.reggiadicaserta.beniculturali.it; www.andreachisesi.com

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