Che i propri dati personali vadano protetti è una consapevolezza ormai piuttosto diffusa. Quello che però non molti sanno è che spesso i propri dati vengono rivelati a persone e aziende senza nemmeno accorgersene, ad esempio semplicemente visitando un sito web. È quindi molto importante sapere in che modo questi dati vengono raccolti, e soprattutto come impedirlo.
Come riconoscere chi si impossessa dei dati sensibili
La maggior parte dei dati sensibili vengono raccolti tramite i siti web che si visitano: per capire quali di questi siti effettivamente raccolgono informazioni personali è possibile utilizzare alcune estensioni per il browser.
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Privacy Badger
Privacy Badger è un’estensione per Chrome, Opera e Firefox e permette di controllare in ogni momento della navigazione quali siti sono in grado di accedere a informazioni personali. Si tratta di un’estensione molto utile soprattutto per il monitoraggio dei cookie, in particolare quelli utilizzati dai network pubblicitari che visualizzano spot all’interno delle pagine web visitate.
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Disconnect
Disconnect è un’estensione disponibile per Chrome, Opera, Firefox e Safari e permette di monitorare in tempo reale i siti che effettuano il tracciamento delle informazioni personali. Questa estensione è in grado di riconoscere anche i tracker invisibili che normalmente agiscono di nascosto.
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NoScript
NoScript è un plugin disponibile soltanto per Firefox, ma è tra i migliori in circolazione. Oltre a permettere di visualizzare quali siti effettuano il tracciamento dei dati, consente anche di bloccare l’esecuzione di qualsiasi tipo di script.
Come impedire la raccolta di dati sensibili
Sapere quando le proprie informazioni vengono inviate a terze parti è importante, ma ancora più importante e sapere come evitare che questo accada. Fortunatamente ci sono molti metodi per impedire la raccolta dei propri dati sensibili.
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Navigare in modalità in incognito
Molto spesso i siti web eseguono il tracciamento delle informazioni personali grazie ai cookie e alle personalizzazioni degli utenti. Navigando in modalità in incognito, però, questo problema non si pone. In questa modalità, infatti, i cookie non vengono salvati e quindi i dati personali non vengono inviati ai server utilizzati.
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Usare una VPN
Bisognerebbe sempre usare una VPN online, sia per proteggere i propri dati personali che per garantire la totale sicurezza della propria connessione. Utilizzando una rete privata virtuale, il traffico viene crittografato e il proprio indirizzo IP viene mascherato. In questo modo, la propria identità e i propri dati personali sono sempre protetti da occhi indiscreti.
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Usare app di messaggistica criptate
Non sono soltanto i siti web a costituire una vulnerabilità per la propria privacy: le app di messaggistica possono essere altrettanto pericolose. Se non viene utilizzato un protocollo crittografico per scambiare i messaggi, i contenuti potrebbero essere letti da terze parti. Per questo è molto importante assicurarsi di utilizzare sempre app che garantiscono una crittografia end-to-end.
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Usare un browser come Tor
Tor è un browser particolare, che si appoggia sulla rete omonima. Tor è una rete decentralizzata che permette di navigare su Internet passando tramite molti nodi diversi, in modo che la propria identità non venga associata alle attività che si svolgono online. Utilizzando questo browser, quindi, si salvaguarda la propria privacy in modo molto efficace.
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Usare apposite estensioni o plugin
Come ci sono estensioni per verificare il tracciamento, ci sono anche estensioni in grado di bloccare la condivisione dei dati personali. Un plugin come Ghostery, disponibile per tutti i browser più famosi e utilizzabile anche sui dispositivi mobili, permette di bloccare qualsiasi richiesta proveniente da un sito web.
È possibile scegliere personalmente quali richieste autorizzare (ad esempio quelle necessarie per la visualizzazione dei contenuti del sito) e quali invece bloccare (ad esempio quelle che richiedono dei dati personali).
Se non si vuole utilizzare un’estensione esterna, si possono sempre sfruttare le funzionalità native dei vari browser: sia Firefox che Chrome, ad esempio, permettono di bloccare il tracciamento dei dati personali, ma l’attivazione di queste funzionalità native è un po’ più complicata e richiede una certa dimestichezza con lo strumento.