Se si dovesse indicare una costante dei tempi moderni, attraverso la quale descrivere gli ultimi decenni di storia, ci sarebbero pochi dubbi nell’indicare il progresso tecnologico. Si tratta di un aspetto che caratterizza l’intera storia dell’uomo, ma mai come nel periodo moderno si assiste a tali e tante innovazione tecnologiche, grazie soprattutto al fenomeno della digitalizzazione. Quello dell’alta tecnologia, o Hi-Tech, è un settore che da anni rappresenta la frontiera dei nuovi progressi, e che ha visto imporsi prodotti di uso oggi quotidiano come gli smartphone e le tecnologie mobili, le auto elettriche o i televisori di ultima generazione. Un settore che ancora oggi offre costantemente nuovi spunti per prodotti Hi-Tech, introducendo oggetti innovativi che, in ottica futura, potrebbero senz’altro rivelarsi nuovi standard di uso comune.
Uno dei grandi temi di applicazione dell’Hi-Tech è senz’altro la casa, tanto che il tema della casa del futuro ha spopolato, fin da tempi non sospetti, anche in letteratura e al cinema: come spesso accade, immaginazione e realtà si rivelano più a contatto di quanto non potrebbe apparire. Di recente a Las Vegas si è tenuto uno dei maggiori appuntamenti dedicati a elettrodomestici e simili, il Consumer Electronics Show o CES: tra le altre cose è stata presentata una combinazione di lavatrice e asciugatrice chiamata WashTower, sistema in grado di rilevare informazioni sul carico come peso, tessuto e grado di sporcizia, per poi decidere autonomamente il lavaggio adatto e quanto detersivo utilizzare. Non si tratta peraltro di un’innovazione tecnologica fine a sé stessa: vengono messi sul piatto anche un minore consumo di energia e acqua, puntando dunque a una tecnologia il più sostenibile possibile.
Anche quello dell’automotive è un mercato nel quale l’Hi-Tech lascia il segno: oltre alle già citate macchine elettriche, i cui progressi continuano ancora a rincorrersi, si può pensare a tecnologie come sensori di parcheggio o telecamere posteriori, futuristiche fino a non troppi anni fa e oggi spesso incluse fra gli accessori di serie di una vettura. Fra le tecnologie che invece ancora oggi appaiono futuristiche ci sono quelle che investono il parabrezza, visto sempre più come superficie sulla quale proiettare informazioni come velocità e giri motore; sono allo studio inoltre tecnologie in grado sostituire i tergicristalli, affidando la pulizia del vetro a degli ultrasuoni. Nel mondo delle due ruote è stato presentato SmartWindshield, un sistema in grado di visualizzare sul cupolino di moto e scooter informazioni provenienti dallo smartphone: sicuramente un passo avanti per evitare pericolose distrazioni alla guida.
Anche nel caso di prodotti come occhiali o lenti a contatto l’impatto dell’Hi-Tech non può dirsi marginale. L’utilizzo di lenti a contatto giornaliere, per esempio, è un’abitudine per molti: ragioni di comodità e di igiene sono alla base della scelta di questa tipologia di lenti. Lenti come le Dailies Total 1 offrono già alcune soluzioni innovative come la tecnologia Water Gradient, volta a differenziare la quantità di contenuto acquoso in diversi punti della lente. Non è quindi un caso che proprio tale tipologia di lenti a contatto siano alla base di una recente innovazione: sono state infatti sviluppate con successo delle lenti giornaliere in grado di rilasciare farmaci volti a combattere i sintomi di allergie oculari come pruriti e arrossamenti, ponendosi quindi come alternativa all’utilizzo di colliri e simili. Una soluzione imprescindibile dagli studi sui materiali dai quali sono composte le lenti a contatto, sempre più avanzati.
Infine, merita menzione un particolare categoria di oggetti tech che deve molto agli sviluppi di comandi vocali e tecnologia touch screen. La combinazione di queste due, infatti, sta portando alla diffusione dei cosiddetti smartmirrors, ossiaspecchi che non si limitano a riflettere. Nelle applicazioni più pubbliche, come camerini di un negozio di abbigliamento, tali superfici possono fornire informazioni sui capi come taglie o colori; gli specchi domestici invece spesso hanno al proprio interno un vero e proprio minicomputer, non dissimile da uno smartphone. Applicazioni forse meno impressionanti, ma che testimoniano ugualmente di come l’Hi-Tech sia protagonista nel quotidiano.