Ologrammi realistici nel salotto di casa
Che Microsoft stia cercando di coniugare al meglio il digitale (nello specifico la realtà aumentata) alla vita di tutti i giorni è una cosa ormai nota. Il progetto Hololens ha mietuto molti consensi sin dal suo annuncio e la prospettiva di realizzare quello che era stato solo vagamente anticipato da Google sembra, grazie alla casa di Xbox, una realtà ormai prossima. Di per sé la rivoluzione era, pertanto, già annunciata, ma nessuno si sarebbe mai aspettato che Microsoft avrebbe aggiunto alle aspettative, di per sé già alte, qualcosa in più. Come un fulmine a ciel sereno ecco invece arrivare l’annuncio di un nuovo progetto, che porta ad un ulteriore passo avanti nel campo della realtà aumentata per mezzo degli… ologrammi!
Un ologramma, per i meno avvezzi, è una figura che ha la capacità di creare un effetto fotografico tridimensionale per mezzo di una particolare tecnica di proiezione. In soldoni, un ologramma è una proiezione bidimensionale, che grazie ad alcuni stratagemmi nella sua proiezione, ha un’apparenza “solida”, simulando dunque, in modo quasi perfetto, un oggetto 3D reale. Un qualcosa di fantascientifico, già sdoganato da tempo immemore in un certo tipo di fantascienza, ed oggi raramente applicato (per lo più nel campo dell’intrattenimento) sia a causa dei costi proibitivi, sia per la gran quantità di lavoro che esso richiede per la sua realizzazione.
La rivoluzione promessa da Holoportation parte proprio dalle basi, ossia rendere il processo di creazione di un ologramma non solo più svelto, ma in tempo reale, costruendo il render di una persona “in diretta” per mezzo di un complesso sistema di telecamere. A che scopo? Microsoft vorrebbe così rivoluzionare la comunicazione a distanza, permettendoci di creare in salotto un ologramma in tempo reale di una persona con cui stiamo parlando dall’altro capo del mondo (e viceversa).
Una serie di telecamere 3D scansiona il soggetto all’interno di un’area circoscritta, trasferendo le informazioni agli Hololens del destinatario e costruendo così un costrutto digitale e preciso del nostro interlocutore. Indossando il visore, in pratica, ci ritroveremo a parlare “faccia a faccia” con la persona con cui stiamo chattando, come se quella persona fosse nel nostro salotto.
https://www.youtube.com/watch?v=tIl7UMUxKJo
Difficile dire se una cosa simile possa effettivamente diventare un uso comune nelle case di tutti, a maggior ragione per il prezzo degli Hololens che oscilla intorno ai 3000 Euro per pezzo; tuttavia è bello scoprire come Microsoft, forse anche più di Google, stia cercando di concretizzare l’obbiettivo avveniristico di trasformare la comunicazione per mezzo della realtà aumentata, dando un senso a questa tecnologia che esuli dal videogame o, più largamente, dalla gamification in real life cui questo tipo di tecnologia sembra destinata sin dal suo primo annuncio.