Tra le tante tipologie di ferri da stiro, ne esiste uno che sta riscuotendo sempre più successo, grazie alla versatilità e alla facilità di utilizzo: il ferro da stiro verticale. Ma come fare ad individuare il modello più idoneo? Che caratteristiche ha un ferro da stiro verticale? Andiamo a scoprire di più su questo piccolo grande elettrodomestico che può risolvere egregiamente moltissime situazioni.
Com’è fatto e a cosa serve un ferro da stiro verticale
Il ferro da stiro verticale è un particolare tipo di ferro da stiro che consente di stirare i capi d’abbigliamento senza l’utilizzo della classica asse da stiro. Come suggerisce il nome infatti, il ferro da stiro verticale permette di effettuare la stessa operazione di un classico ferro da stiro ma tenendo gli abiti in verticale e non appoggiati all’asse.
Ne esistono due tipologie principali, ovvero i ferri da stiro verticali e quelli verticali/portatili. I primi sono generalmente dotati di un supporto su cui appendere l’indumento durante la stiratura; le dimensioni di tutto il ferro da stiro lo rendono ideale per stirare comodamente in casa tutti quei capi delicati che non possono essere stesi e “strapazzati” su di un’asse da stiro classica.
I modelli portatili sono invece molto più piccoli e compatti e per questo motivo vengono privilegiati per l’uso in viaggio, in camper, o nella casa delle vacanze, anche se ciò non esclude che si possano usare per stirare velocemente un vestito o una camicia, magari proprio all’ultimo minuto. I ferri da stiro verticali portatili si rivelano molto utili anche per chi viaggia spesso per lavoro e necessita di vestirsi sempre in condizioni impeccabili.
Per quali tessuti è indicato l’uso del ferro da stiro verticale?
In linea generale, con un ferro da stiro verticale è possibile stirare qualsiasi capo d’abbigliamento; tuttavia la potenza-vapore è leggermente inferiore rispetto a quella di un ferro tradizionale, motivo per cui la variante verticale viene utilizzata per lo più per stirare capi delicati, in seta, abiti sintetici e modelli di vestiti con molte pieghe, plissettati o difficilmente posizionabili sulla comune asse da stiro.
Come scegliere il miglior ferro da stiro verticale
Il primo fattore da considerare se si sta pensando di acquistare un ferro da stiro verticale riguarda la struttura stessa del prodotto: le dimensioni ed il peso totale, la base, l’asta e l’erogatore di vapore. La base in genere ha un diametro sui 40 centimetri, l’asta arriva ad un’altezza di circa 1 metro e 80 ed è regolabile; l’erogatore di vapore deve risultare non troppo ingombrante, essere dotato di impugnatura ergonomica e semplice da utilizzare.
Alcuni modelli sono dotati anche di comandi azionabili direttamente dal manico, così da facilitare tutte le operazioni durante l’utilizzo. Vi sono delle piattaforme specializzate, come Migliorferro.it, in cui è possibile visualizzare, comparare e mettere a confronto diversi modelli, così da poter scegliere quello più idoneo alle proprie esigenze. Un altro fattore molto importante da considerare è il peso totale del ferro da stiro verticale, soprattutto se non si ha a disposizione una stanza adibita alla gestione della biancheria e il ferro deve essere spostato di frequente/rimesso nello sgabuzzino; un buon modello non peserà più di 4-5 chili.
Vanno valutate anche le prestazioni del prodotto stesso, e soprattutto il getto di vapore e la potenza erogata. Un buon ferro da stiro verticale deve essere in grado di erogare un getto continuo di vapore di 45 grammi al minuto, e può avere una potenza elettrica compresa tra i 1500 e i 2000 W. Vi sono poi da considerare anche le diverse funzioni che un ferro da stiro verticale è in grado di fornire; ad esempio si può rivelare molto utile scegliere un modello con più modalità di erogazione, così da poter regolare l’intensità a seconda del materiale del capo d’abbigliamento da stirare.
Infine, ad un buon ferro da stiro verticale non deve mancare la funzione “eco”, per il risparmio energetico, e quella anticalcare, per la protezione del ferro stesso.