La notte europea dei ricercatori


I ricercatori e gli imprenditori a confronto per la notte europea dei ricercatori

In occasione del decennale della Notte Europea dei Ricercatori 2015, l’associazione Frascati Scienza, sostenuta dal Comune di Frascati, dalla BCC – Banca di Credito Cooperativo di Frascati e da Generali INA Assitalia ha dato il via al primo #WIRE, un evento che ha raccolto, in una giornata di incontri e discussione, l’eccellenza creativa dell’area tuscolana, così come quella imprenditoriale.

Le idee, il loro sviluppo e la loro monetizzazione sono stati il fulcro dell’evento che ha selezionato e si occuperà di promuovere ventidue progetti, selezionati da un comitato tecnico-scientifico che ha offerto ad ogni idea 5 minuti di esposizione per auto-promuoversi.

Il comitato, composto da professionisti della ricerca, della finanza e della comunicazione scientifica, ha basato le proprie scelte su criteri di valutazione del contenuto scientifico e comunicativo selezionando alcune idee non solo promettenti, ma estremamente curiose.

Tra le varie: UVI Meter, uno strumento in grado di effettuare in tempo reale una misurazione precisa dell’indice UV. L’elettromiografo selettivo di superficie è capace di monitorare e rilevare l’attività delle singole fibre muscolari con sensori di superficie con cui sarà possibile, con minor impiego di tempo e costi, mappare lo status muscolare del paziente. O ancora Papersesh, un software per il riconoscimento dei geroglifici che -attraverso un software fotografico- permette di facilitare l’identificazione e la traduzione nel campo storico e archeologico. #WIRE15, insomma, si è distinto per la ricerca di idee che non siano solo innovative, ma anche “tangibili” e che possano permettere lo sviluppo economico di diversi campi della ricerca in cui è presente, ma con cifre ridicole, lo sviluppo tecnologico.

L’evento, inoltre, è stato anche un’occasione per promuovere in tempo reale la comunicazione scientifica, rendendo partecipe il pubblico in sala, che, in diverse occasioni, ha partecipato e contribuito attivamente alle presentazioni dei progetti sul palco, non solo attraverso una serie di domande ed alla formazione di focus group su alcuni temi focali, ma anche con la condivisione di idee e suggerimenti scaturiti da un dibattito che ha chiuso la giornata.

Anche in campo social, attraverso la condivisione dell’hashtag #WIRE15, gli utenti hanno potuto seguire in diretta l’evento commentandolo e accentuando sia la condivisione che il dialogo tra le parti, rendendo #WIRE un’iniziativa non solo lodevole, ma anche sinergica e squisitamente comunicativa. La speranza, a questo punto, non è solo che ci sia un #WIRE16, ma che i progetti, le idee e le ispirazioni che sono scaturite dall’evento trascendano i confini regionali (e della rete) e comincino a vivere di vita propria.

La speranza è che quelle idee si fortifichino e che non diventino un semplice modello di new business ma piuttosto un esempio utile. In un momento storico come il nostro, con un paese a rotoli ed in cui la disoccupazione demotiva il progresso, lo sviluppo di un’idea funzionale e vincente è non solo da lodare, ma da prendere come modello. Abbiamo bisogno di più wire per cambiare le cose? Assolutamente si! E dunque appuntamento al prossimo anno!

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