Anche in Italia prendono sempre più piede i pagamenti digitali.Un’evoluzione ancora molto lenta rispetto agli altri paesi europei, ma costante, che sta portando gli italiani piano piano ad abbandonare il cash per affidarsi sempre più ai portafogli elettronici.
Ma, come detto, la fiducia dei nostri connazionali verso le nuove forme di pagamento diventa sempre più decisa, soprattutto da parte delle generazioni più giovani.La crescita attestata è stata di quasi 400 miliardi, 397 per essere precisi, pari al 40% dei consumi.
È il dato raccolto dall’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano nel suo ultimo rapporto sui pagamenti digitali.
In questo documento si specifica che la crescita di questo strumento si nota sia per i pagamenti basati su carte e wallet, con una spesa di 390 miliardi di Euro e una crescita del +18% rispetto al 2021, sia per quanto riguarda i pagamenti basati su conto, pari a 7 miliardi di euro.Probabilmente, uno dei motivi che ha spinto questa crescita è stato il cashback di Stato, introdotto per favorire la ripresa dei consumi e, dunque, diventato un’abitudine che entrata sempre più nella quotidianità degli italiani.
Inoltre i pagamenti digitali, che stanno vivendo un boom anche grazie allo sviluppo di innumerevoli servizi online, si sono fatti largo anche nel mondo dello svago e dell’intrattenimento.Nel caso del gaming ad esempio l’acquisto di abbonamenti per giocare online non può che avvenire in via elettronica.
Si pensi alle sale da gioco virtuali e al pagamento di casino con Paysafecard, Paypal, Skrill, Neteller e altri simili portafogli o servizi digitali.Servizi che possono servire dunque da traino per le spese quotidiane.
D’altronde gli utenti si sono accorti che questi mezzi di pagamento sono comodi, veloci e sicuri, così il mercato cresce con ritmi sempre più alti.
Pagamenti digitali: le abitudini degli italiani
Quindi le varie forme di pagamento cashless e digitale diventano sempre più il presente delle transazioni.Complice anche la diffusione sempre più ampia dei sistemi NFC, degli smartwatch e dei wearable in generale, e della possibilità di pagare senza PIN sotto i 50€.
Secondo i dati del rapporto, infatti, lo scontrino medio su pagamenti contactless è di circa 42 euro.Proprio i dispositivi mobile e wearable sono stati gli strumenti per 16,3 miliardi di euro di transazioni con una crescita del 122% rispetto al 2021.
Ma il metodo di pagamento preferito resta quello con carte contactless, con transazioni che rappresentano il 64% del totale delle transazioni digitali per un totale di 79 miliardi di euro.Interessante è anche la crescita del Buy Now Pay Later (Bnpl), ovvero “acquista ora e paga dopo”, una sorta di finanziamento a breve termine che permette di acquistare subito, per l’appunto, e pagare in un momento futuro.
Un mezzo di pagamento che sta riscontrando sempre più interesse tra i consumatori e che ha ottime prospettive future.Il documento del Politecnico di Milano ha mostrato che il 13% degli italiani ha per ora utilizzato almeno una volta questo servizio, mentre il 33% è intenzionato a servirsene in futuro.
Le transazioni con questo metodo di pagamento si sono attestate nel 2022 sui 2,3 miliardi di euro e una crescita del +253% rispetto al 2021.