Snapchat e il progetto smart glasses, non proprio come i Google Glass ma quasi…
Arrivato sui nostri dispositivi smart nel 2011, Snapchat si è imposto in poco tempo tra le più diffuse app di messaggistica istantanea complice il suo particolarissimo concept (poi ripreso in parte anche da Telegram) che impone all’utente la cancellazione dei contenuti della chat, senza praticamente lasciarne traccia. Sorvolando sul fatto che, proprio per questo, l’app ha avuto una grande diffusione per meccanismi non proprio leciti e fedifraghi, Snapchat è diventata anche l’app preferita di molte aziende, che l’hanno utilizzata per dare ai proprio utenti la possibilità di comunicare direttamente col proprio marchio preferito.
Ebbene, dopo pochi ma significativi aggiornamenti, Snapchat ha recentemente lanciato una bomba nel settore della tecnologia e, per la precisione, in quello del wearable, annunciando la propria intenzione di progettare e commerciare un paio di occhiali in grado di scattare fotografie e di integrarsi con il servizio di chat.
Dopo il clamoroso capitombolo di Google con il suo progetto Google Glass si tratta del primo passo verso questo tipo di concept, considerato ormai un terreno spinoso per chiunque voglia avventurarcisi.
Snapchat invece, stando a quanto riportato da CNET, sarebbe del tutto intenzionata a creare i suoi smart-glasses tentando di non peccare neanche nel design, così da rendere l’oggetto piacevole da indossare e da mostrare.
A ben vedere le premesse c’erano già da qualche anno. Dopo il successo di download, Snapchat aveva infatti acquistato nel 2014 la startup Vergence Labs, che era giunta alle cronache proprio grazie ad un progetto di occhiali capaci di registrare quanto visto dall’utente che li indossa. Ovviamente per ora siamo ancora ai primi passi del progetto, e non è neanche detto che il risultato finale venga poi effettivamente messo in commercio, tuttavia saremmo curiosi di vedere realizzato il sogno di Google di un occhiale smart connesso con le nostre app anche se, senza dubbio, questo aprirebbe il campo a tutta una nuova serie di problematiche relative alla privacy.