Uscito nei primi giorni di marzo 2013, il romanzo “La rivoluzione della luna” è ancora in vetta alle classifiche dei libri più venduti in Italia.
L’ultimo dei libri di Andrea Camilleri racconta una vicenda a cavallo tra realtà storica e finzione, con protagonista un personaggio femminile forte e innovativo: una marchesa che diviene governatrice della città di Palermo, nel 1600.
La trama del romanzo
Il romanzo prende le mosse da un fatto realmente accaduto: nel 1677, il viceré e marchese Anielo de Guzmán y Carafa, rappresentante in Sicilia del re spagnolo Carlo III, nomina come successore la moglie Elenora de Moura. Il suo governo durò, secondo la finzione letteraria, solo 27 giorni, il tempo di un ciclo lunare, ma in quel breve periodo, furono varate leggi rivoluzionarie per la Palermo dell’epoca. In tutta l’opera, realtà e finzione si mescolano insieme, per raccontare una storia di cui mancano cronache storiche certe. Durante il suo breve regno, Eleonora risolleva le sorti della città, allora afflitta da carestia e povertà, e perciò in contrasto con la Corona spagnola. Tra i provvedimenti adottati dalla marchesa, la riduzione del prezzo del pane, l’abbassamento delle tasse per le famiglie povere e l’istituzione di un organo preposto al controllo del commercio. Ciò che è, o potrebbe essere stato, davvero rivoluzionario nell’operato di Eleonora de Moura, è l’impegno verso la condizione femminile dell’epoca. Nel romanzo, infatti, la marchesa riapre il conservatorio delle vergini pericolanti e delle repentite, cioè le ex prostitute a cui viene data ospitalità nella struttura; poi, la governatrice istituisce un fondo regio per la dote delle spose provenienti da famiglie povere.
L’ambientazione della corte siciliana
Il fatto storico riguardante la viceregina Eleonora è un punto di partenza per creare trame piene di suspense, nella corte palermitana del 1600. Nell’ultimo dei suoi libri, Andrea Camilleri si è sbizzarrito a romanzare uno scarno evento storico, attingendo a piene mani dalle informazioni sulla Palermo dell’epoca, ricreando un’ambientazione veritiera, ma utile a rendere interessante la narrazione. La marchesa, infatti, nelle sue azioni “rivoluzionarie” si trova a scontrarsi con i potenti della città e con la supremazia della Chiesa, che teme di vedere ridimensionata la sua posizione. Insomma, intrighi di palazzo, delitti, delegittimazioni riuscite o tentate, fanno da contorno alle vicende di questa coraggiosa donna che per soli 27 giorni provò a migliorare la cattiva condizione in cui versava la Palermo rinascimentale.