Con l’ironia di Maurizio de Giovanni si è svolta ieri a Castellammare di Stabia, presso la Reggia di Quisisana, la prima serata di “Quisilegge”, la prima edizione del Festival del Libro. Lo scrittore partenopeo, lo ricordiamo, nei giorni scorsi, aveva ricevuto dalla Citta delle Acque, il Premio Amerigo Vespucci come personaggio simbolo della cultura napoletana durante la rassegna “Rosso di Stabia”.
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Presente alla rassegna letteraria condotta da Pierluigi Fiorenza, anche il Sindaco Gaetano Cimmino il quale ha così commentato: “Raccontiamo la cultura e la bellezza, che rappresentano il valore aggiunto della nostra splendida città!”
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Quisilegge, primo Festival del Libro a Castellammare di Stabia
Oltre a quello di ieri, sono in programma altri 11 incontri a partire dal prossimo 8 Agosto, serata in cui saranno protagonisti Maria Pia Rossignaud e Derrick de Kérckhove, autori di “Oltre Orwell”, testo che certamente darà via ad un interessante dibattito.
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“Oltre Orwell” (Castelvecchi)
Il coronavirus sta velocizzando la mutazione tecnologica e sta rendendo il dibattito sui gemelli digitali più che mai urgente. Il gemello digitale è la nostra vita riprodotta e raccontata dai dati; un “altro noi” che si fa strada grazie al mondo degli assistenti virtuali, che incarna tutte le facoltà umane e le trasforma in un tutt’uno, rendendoci «trasparenti». Saremo capaci di gestire questi strumenti per il bene di tutti, o finiremo per delegare loro poteri considerevoli, perdendo le capacità che ci rendono esseri umani, come l’intelletto, il giudizio, l’immaginazione? L’unico modo per non farci sopraffare è riuscire a riappropriarci della gestione dei nostri dati, pretendendo garanzie politiche e giuridiche più elaborate di quelle già esistenti. Dobbiamo essere noi a costruire il nostro gemello prima che lo facciano altri.
(Foto della rassegna “Quisilegge” dalla pagina Facebook del sindaco Gaetano Cimmino)