Chi dice e chi tace di Chiara Valerio, recensione


Tra i 12 finalisti del Premio Strega 2024 anche il libro di Chiara Valerio, Chi dice e chi tace edito da Sellerio.

Chi dice e chi tace di Chiara Valerio, non proprio un giallo

Contrariamente a quanto potrebbe suggerire la sinossi il romanzo non si configura come un giallo tradizionale.Al centro della trama, è vero, vi è una morte sospetta, quella di Vittoria, ma l’assenza di indagini ufficiali sposta l’asse narrativo verso una dimensione più introspettiva e personale.

Il personaggio di Lea, dominato da un’irresistibile attrazione verso la carismatica Vittoria, diventa il fulcro attraverso il quale si dipana la vicenda.Lea va alla ricerca della verità non tanto per rendere giustizia a Vittoria, quanto per comprendere i propri turbamenti interiori.

La mancanza di contributi chiari da parte del medico legale sulle cause della morte di Vittoria aggiunge un ulteriore strato di ambiguità, spingendo il lettore a interrogarsi sulle verità nascoste dietro le apparenze.

“Un incidente nella vasca da bagno, continuavo a sentire, come da una radio dimenticata accesa, mentre aspettavo da Lu Rusticone che arrivasse il mio turno per la pizza.Il lunedì mangiavamo pizza per cena.

Un incidente nella vasca da bagno, veniva ripetuto per strada. Avvocato Russo, ha sentito di Vittoria?, un incidente nella vasca da bagno.Carmela, che lavorava da Ernesto Bruno, la merceria di fronte a Lu Rusticone, mi guarava curiosa  ma io non avevo da raccontarle altro che la telefonata del mattino.

Sì, un incidente nella vasca, mi ero sentita ripetere, poi avevo continuato a parlare.”

Chi dice e chi tace di Chiara Valerio, scelta stilistica audace

La scrittura di Chiara Valerio si distingue per una scelta stilistica decisamente audace.L’autrice, infatti, sceglie deliberatamente di non utilizzare la punteggiatura per distinguere i dialoghi dalla narrazione, creando un flusso continuo di coscienze che si intrecciano e si sovrappongono.

Una scelta stilistica che, a mio avviso, disorienta e rende decisamente meno piacevole la lettura.Ad ogni modo, il vero fulcro del romanzo non è tanto la figura di Vittoria o la verità dietro la sua morte, quanto il contesto geografico in cui la storia si svolge.

La città di Scauri e il litorale laziale diventano protagonisti silenziosi ma potenti, con la loro presenza che si insinua tra le pagine come un personaggio a pieno titolo, influenzando le dinamiche e le percezioni dei personaggi.

“E cos’ha Scauri di tanto attraente perchè le persone ci rimangono a vivere e altre ci si stabiliscano?Se devo essere sincera, avvocato, penso dipenda da una certa grazia scomposta.”

Il mistero della morte di Vittoria, dunque, funge solo da catalizzatore per esplorazioni più profonde dei turbamenti interiori e delle dinamiche umane.

“Invece tu lo sai cosa rovina le famiglie?

Certo che lo so, una cosa sola.E cioè?

L’incapacità di accettare che quelli che ami cambino.”
Chi dice e chi tace, che ambisce ad entrare nella cinquina finale del Premio Strega 2024 (che verrà proclamata mercoledì 5 giugno presso il Teatro Romano di Benevento), è un romanzo che sfida le convenzioni narrative e che richiede un lettore disposto a navigare nella complessità emotiva e stilistica proposta da Chiara Valerio.

Premio Strega 2024

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