Come far felice un lettore a Natale: i libri da regalare


Inevitabile come ogni anno, il Natale è più vicino che mai. L’albero di natale è addobbato, le decorazioni sono state diligentemente posizionate nei luoghi chiave della casa, il presepe è stato montato e il menù natalizio è quasi ultimato, ciò che manca però sono i fondamentali e complicatissimi regali.
Siamo una popolazione che non si ferma mai ma siamo allo stesso tempo in continuo ritardo, almeno quest’anno, non fatevi trovare impreparati per i regali e non siate costretti a ridurvi all’ultimo secondo per acquistare orribili sciarpe e anonimi calzini che non piaceranno a nessuno.
Come far felice un lettore a Natale? Non sbagliare, regala un libro.
Quale? Te lo diciamo noi!

A ogni lettore il suo libro: 10 libri per 5 diversi tipi di lettori

 

Il classicista
Il classicista è quel tipo di lettore che ama leggere i grandi classici della letteratura greca, latina, moderna e contemporanea. Si lascia ammaliare dalle parole dei grandi pensatori in cui si rifugia come se fossero un porto sicuro in cui approdare. Ama Shakespeare e Kafka, Baudelaire e Calvino, ha letto almeno due volte Guerra e Pace, si sente un nano sulle spalle dei giganti e pensa che un classico sia un libro che non ha ancora finito di dire tutto quello che ha da dire. Per il nostro classicista non c’è scelta migliore che riproporre un intramontabile capolavoro come Grandi speranze di Charles Dickens, una lettura tanto profonda quanto impegnativa. Un romanzo di un elevato spessore culturale, sociale e sentimentale, uno di quei libri da leggere e rileggere nel corso della vita, da tenere in libreria e a cui pensare durante il faticoso percorso di crescita fatto di vittorie e sconfitte e sicuramente di grandi speranze.
Ma spesso non bisogna andare troppo indietro nel tempo per imbattersi in un capolavoro e ci si può fermare al 2011 quando venne pubblicato per la prima volta L’amica geniale di Elena Ferrante. Ambientato in un rione napoletano del secondo dopoguerra, questo, è un romanzo di formazione in cui sentimenti e avvenimenti sono perfettamente incastrati come pezzi di un puzzle. È un romanzo al femminile che vede due giovani protagoniste che raccontano il passare degli anni con il mutare di desideri e aspirazioni, ingiustizie e amicizie. Da un lato si sente forte la voce di due bambine, poi adolescenti, che hanno voglia di conoscere, studiare, leggere, voglia di mare e di vita. Dall’altro c’è una dettagliata e per nulla scontata descrizione socio-culturale di una popolazione che deve adattarsi ai cambiamenti e che deve trovare l’equilibrio perduto.

Il viaggiatore
Il viaggiatore non si ferma mai. Ha sempre la valigia pronta, piena di vestiti comodi, macchina fotografica e almeno due libri a fargli compagnia. Non importa se si trovi su una nave o un aereo, su un treno o su un cammello, lui ha bisogno di leggere per ancorarsi alla realtà o per fuggire ancora più lontano da ciò che si è lasciato alle spalle.
E non importa neppure se parte per le indie o è solo la sua immaginazione a fargli fare dei viaggi enormi, i libri sono comunque i suoi fedeli compagni.
Cosa regalare, quindi? Un indovino mi disse di Tiziano Terzani. Un libro che inizia con una profezia di un indovino di Hong Kong che si imprimerà sulla pelle e nella mente dell’autore protagonista. – Attento! Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell’anno non volare. Non volare mai –. Una profezia che diventerà una scusa per il giornalista del settimanale tedesco Der Spiegel di raggiungere i luoghi più strani e lontani viaggiando solo per mare o per terra. Un libro avventuroso, misterioso, reale, documentaristico e appassionante.
Più romantico ma ugualmente introspettivo, Lo spazio tra le nuvole di Camila Raznovich, saprà conquistare tutti coloro che si sentono figli del mondo e che sono ancora alla ricerca del loro posto felice. Un libro che è una sorta di diario di bordo che accompagnerà la conduttrice televisiva in giro per il mondo alla scoperta di panorami mozzafiato e di pezzetti di anima. Lei racconta se stessa raccontando di tre continenti, di epoche diverse e della multiculturalità che da sempre contraddistingue la sua vita, ma alla fine del libro, sono certa che, il viaggiatore troverà anche un po’ di se.

Il sensibile
Il sensibile si addormenta solo dopo essersi rifugiato per qualche ora nel suo nascondiglio preferito, nelle pagine di un libro che dolcemente gli accarezza l’anima e gli augura la buonanotte. Un buon libro è la cura per tutto, risolleva le sorti di una giornata disastrosa, infonde pace e serenità dopo lunghe ore passate al lavoro ed è sempre pronto a far sorridere infondendo la speranza che domani andrà meglio. La felicità sul comodino di Alberto Simone è un libro che racchiude tutte queste caratteristiche. La felicità è il traguardo giornaliero a cui tutti aspiriamo dopo un percorso silenzioso e a volte faticoso. Ma la felicità, come la maggior parte delle cose, si impara. Essa appare, ci seduce, ci stordisce e poi se ne va e prima che possa lasciarci soli facciamo di tutto per catturarla in istanti fotografici, scritti o visivi. Questa però è solo una felicità transitiva, quella che lo scrittore vuole insegnare al lettore è, invece, possibile e duratura. Un libro che terrà per mano il lettore nella sua evoluzione personale. Mi dicevano che ero troppo sensibile è una frase che la nostra tipologia di lettore si sarà ripetuto in testa almeno qualche volta ed è anche il titolo di uno degli ultimi libri di Federica Bosco. È un libro dedicato alle persone altamente sensibili che hanno bisogno di fare dell’ipersensibilità il loro punto forte. Un libro che in realtà è un manuale di conforto, spiega con parole semplicissime stati d’animo ed emozioni complesse. Un libro che è come uno specchio, il sensibile potrebbe caderci dentro, ritrovarsi dinnanzi alla sua infanzia, adolescenza, crescita e uscirne più forte e col sorriso.

Il curioso
Il curioso ha tante caratteristiche ma si contraddistingue fondamentalmente per la sua “iperattività letteraria”. Il curioso inizia a leggere libri con la stessa facilità che utilizza per addentare una pizza. I suoi libri in “lettura” formano una torre, simile a quella di Babele, sulla sua scrivania ed è interessato a qualsiasi argomento gli si presenti davanti agli occhi. Ha probabilmente letto libri sull’astrologia e raccolte di poesie del seicento, saggi sull’ecosistema e romanzi di scrittori emergenti, un manuale di economia e approfondimenti sulle crociate, la sua passione per le parole è infinita. Come saziare questa sua fame letteraria? L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello di Oliver Sacks è probabilmente una delle scelte migliori. Il nostro lettore un giorno potrebbe svegliarsi con la voglia di indossare i panni di un neurologo e imparare qualcosa sull’esistenza guardandola con gli occhi di pazienti bislacchi ma non per questo meno umani. Divertente, riflessivo, assolutamente originale e a tratti anche abbastanza strano, il romanzo si caratterizza come un esperimento quasi unico che cattura l’attenzione del lettore fin dalla primissima pagina e difficilmente abbandonerà la lettura prima di averlo terminato. Sorprendente è la parola chiave del libro e anche del curioso.
Attuale come pochi, Donne e potere di Mary Beard è un libro che ha fatto del femminismo il suo centro e che aiuta, praticamente, a capire il nostro mondo. “Per troppo tempo le donne sono state messe a tacere”, dirà e dimostrerà la scrittrice che, armata di carta e penna, ridarà la voce alle donne di tutti i tempi. Tutto inizia tremila anni fa quando, nell’Odissea omerica, Telemaco zittisce Penelope. Il primo di tanti episodi similari eppure diversi che stimolano alla riflessione e, si spera, ad un rivoluzionario cambiamento.

Il romantico
Il romantico è universalmente riconosciuto come l’amante segreto che si nasconde nei romanzi di tutte le epoche. Ha sviluppato un certo senso di empatia che lo porta a vivere, ogni volta che legge una storia d’amore, le emozioni dei protagonisti con annesse farfalle nello stomaco e innamoramenti improvvisi.  Per il suo incontrollabile bisogno di amore, non c’è altro libro da consigliare se non Sempre d’amore si tratta di Susanna Casciani. Tanto piccolo quanto potente, il romanzo cerca di scogliere il complicato nodo dell’amore. Siamo in grado di amare? Quanto amore abbiamo? Quanto ne possiamo donare? E dove va a finire tutto l’amore non ricambiato? Susanna Casciani in queste poche pagine da, sorprendentemente, tutte le risposte che il romantico stava cercando sull’amore e anche quelle che non credeva di trovare. Una valida alternativa a quest’inno all’amore è sicuramente Cosa faremo di questo amore di Gabriele Di Fronzo, un’insolita guida letteraria, non per conquistare ma, per lasciarsi senza farsi male. L’amore è bello fin che dura e, a dir la verità, tutto finisce, anche le cose più belle, i sentimenti più profondi e i rapporti più intensi. Lo scrittore, quasi come un terapeuta, esplora con il lettore le forme dell’addio e dell’abbandono e sovrappone alle sue parole quelle di numerosi scrittori della letteratura internazionale. Da Enea e Didone ad Anna Karenina passando per Flaubert e Carver ci si imbatterà in una vera fenomenologia sul dolore del “mollarsi”.

A questo punto, sono sicura che siate pronti ad accontentare i lettori di ogni genere regalando per Natale il libro perfetto.
Non mi resta che augurarvi buone feste e… buona lettura sempre! (:

Fonte immagine principale: sito web ufficiale de IlLibrario.it
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