Si è conclusa ieri sera a Casalnuovo l’ottava edizione di “Una città che scrive”, concorso letterario nato nel 2016 da un’idea di Giovanni Nappi.
Grande partecipazione presso il Museo Biblioteca Sociale Giacomo Leopardi dove i finalisti sono stati accolti dalla suggestiva performance degli attori Kurush Giordano Zangaro e dalla danzatrice Maria Giusy Bucciante che, in costumi d’epoca, hanno interpretato il ruolo di Re Carlo III di Borbone e di sua moglie Maria Amalia di Sassonia, oltre che dalla musica dell’arpeggiatore Gianluca Rovinello e da alcuni componenti dell‘Associazione Passi & Note, anch’essi in abiti del 700.Ottocento in tutto i partecipanti alla rassegna.
Un cospicuo lavoro, dunque, quello compiuto dalla giuria per giungere all’accurata selezione dei finalisti, quasi tutti, ieri sera, presenti alla cerimonia di premiazione.Ad aggiudicarsi la vittoria è stato Salvatore Robustelli, frate minore conventuale, da poco ordinato sacerdote, che vive presso il Convento di Sant’Antonio a Portici con una bellissima poesia dal titolo “Sai perchè terra mia?” la cui lettura ed interpretazione è stata affidata all’attore Emanuele Lanza. Seconda e terza classificata: Annamaria Marconicchio ed Elena Petrella.
Tutti i finalisti hanno ottenuto la pubblicazione delle loro opere nell’antologia “Vanvitelli: Una vita per la bellezza”, architetto napoletano alla quale è stata dedicata l’ottava edizione di “Una citta che scrive” in occasione dei 250 anni dalla sua morte.
A Giovanni Nappi, ideatore della rassegna, vanno i nostri complimenti per aver organizzato un evento culturale che vede pienamente coinvolti tanti giovanissimi, ieri presenti alla cerimonia di premiazione insieme ai loro insegnanti, e fortemente emozionati in attesa del verdetto finale.
Il progetto, lo ricordiamo, gode del Patrocinio della Regione Campania e del Ministero dei Beni Culturali.