DanMachi – L’angolo del Nerd e dell’Otaku


Il Dungeon è un luogo misterioso da dove nascono continuamente dei mostri di ogni tipo. Ciò richiama centinaia di avventurieri nella Città di Orario, dove ha sede il Dungeon. Più si scende verso il basso, più i mostri sono potenti e, con essi, le relative ricompense. Per poter esplorare il Dungeon, gli avventurieri devono unirsi ad una Familia, un gruppo di persone comandate da una divinità. Secoli prima, infatti, gli Dei decisero di scendere sulla Terra per vivere fianco a fianco coi mortali. Il protagonista è Bell Cranell un ragazzo di quattrodici anni membro di una delle Familiae più deboli, la Familia Estia, recatosi nella città dopo la morte del nonno.

L’opera è una Light novel scritta da Fujino Omori dal 15 Gennaio 2013. E, in tipico stile giapponese, è un guazzabuglio di fantasy, mitologia e cultura giapponese. Infatti sono presenti razze tipiche del genere fantasy (elfi, orchi, uomini bestia), divinità di ogni pantheon (greche, orientali, norrene) e diversi comportamenti tipici del Giappone moderno, come la moda di parlare di se stessi in terza persona.

Un’accozzagli di roba messa in calderone alla bell’è meglio? Forse ma l’autrice presenta una bella dose di ironia già dal titolo. DanMachi è infatti l’abbreviazione di “Danjon ni deai o motomeru no wa machigatte iru darō ka?” che si può letteralmente tradurre in “E’ sbagliato cercare di rimorchiare ragazze in un Dungeon?” giusto per mettere in chiaro il tema.

DanMachi infatti non è il capolavoro della letteratura che cambia la vita, ma un’ottima opera di intrattenimento sì. L’Universo narrativo funziona, diverte e le citazione sulle mitologie (tranne un paio di licenze poetiche) sono tutto sommato corrette. La Light Novel ha infatti avuto un successo enorme, arrivando al diciassettesimo volume. DanMachi ha avuto tre trasposizioni manga, due Spin-off, tre prequel stand-alone e una trasposizione anime arrivata alla quarta stagione, con tre OAV ed un film. Inoltre anche uno degli Spin-off, Sword Oratoria, è stato trasposto a manga.

In Italia la Light Novel è pubblicata da Jpop, mentre l’anime è prodotto da Yamato -video attraverso il loro canale su Amazon.

Curiosità: il personaggio della dea Estia, nonostante non sia la protagonista, è il più amato della serie sia dai fan che non, risultando un esempio della “”Sindrome di Fonzia” (vale a dire un fenomeno mediatico che indica l’inatteso e non pianificato successo di un personaggio secondario. Il nome deriva dal personaggio Fonzie di Happy Days che da semplice spalla è diventato un simbolo della serie in questione).

Leggi anche: Light Novel – L’angolo del Nerd e dell’Otaku

 

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