Il libro-intervista tra Robert Sarah e Nicolas Diat “ Dio o niente “, affronta sia la biografia del Cardinale Sarah che è vissuto in un paese povero come l’Africa di famiglia di umili origini
Questo, però, a Nicolas Diat non gli ha impedito di studiare per diventare sacerdote la cui ordinazione avviene nel 1969. La sua carriera ecclesiastica con la consacrazione a vescovo nel 1979 quando aveva 34 anni, fino ad arrivare a Cardinale non lo ha cambiato caratterialmente ed è rimasta una persona semplice.
Nel suo cammino ecclesiastico ha interagito con vari Pontefici: da Paolo VI fino a Papa Francesco e ricoperto incarichi prestigiosi senza mai perdere di vista i valori più importanti della vita come l’amore per il prossimo. Egli ha condannato i preti pedofili che commettendo atti impuri si sono allontanati da Dio, ed i vescovi che hanno volontariamente coperto questi scandali; sono una minoranza anche se la loro condotta immorale ha arrecato molto danno alla Chiesa.
Nonostante ciò non dobbiamo dimenticare che molti sacerdoti o religiosi predatori avevano subito strategie assai sottili affinché le loro azioni delittuose restassero segrete.
Le azioni ignobili di questi ministri di Dio e di molte altre cattiverie dell’umanità sono il segno tangibile della forza del maligno che ci fa allontanare da Dio, impedendoci di fare la sua volontà e l’esistenza del demonio non si comprende mai se non attraverso le sue opere di seduzione.
Per cui il mondo intero deve allontanarsi dalle seduzioni del demonio e cercare Dio innalzando lo sguardo verso di lui e soprattutto contemplare la croce dove è appeso Gesù, che è stato trafitto ed è morto per ridarci la vita eterna mediante la resurrezione.
Il libro si conclude con la sua affermazione secondo la quale il mondo è smarrito come lo fu per il giovane Agostino citato nel libro che si è convertito al cristianesimo come San Paolo che, da peccatore per aver perseguitato i cristiani, si convertì al cristianesimo diventando testimone della Parola di Dio.