Giunge a conclusione la terza edizione del Festival del Giallo tenutosi a Napoli, presso Villa Floridiana, dal 23 al 26 maggio.Napoli si conferma così capitale italiana del noir, del poliziesco e del crime grazie all’evento organizzato da Ciro Sabatino con la presidenza di Maurizio de Giovanni e il supporto di Gialli.it e della libreria IoCiSto.
Da San Gioacchino al Vomero, Giovanni Taranto e il Capitano Mariani, protagonisti sulla scena nazionale del giallo
Giovanni Taranto, già vincitore con “Requiem sull’ottava nota” (Avagliano editore) del Premio Nazionale “Mysstery”, in questa terza edizione del Festival del Giallo ha visto la sua piena consacrazione come giallista con l’inserimento del suo nominativo e di quello di Mariani nella “Storia del giallo di Napoli” di Ciro Sabatino con la prefazione di Luca Crovi (Homo Scrivens).
Lo scrittore oplontino, giornalista di cronaca nera, definito da Sabatino come “l’erede di Giancarlo Siani”, è stato presentato come uno degli autori di gialli destinati a diventare tra i più importanti d’Italia nei prossimi anni.Non a caso il maestro Carlo Lucarelli, presente anche quest’anno al Festival del Giallo di Napoli, di “Mala fede”, terzo capitolo delle indagini del Capitano Mariani, in quarta di copertina, ne ha scritto una lode entusiastica.
Taranto/Varesi – Mariani/Soneri
Interessante il dialogo e confonto tra Giovanni Taranto e Valerio Varesi, rispettivamente papà del Capitano Mariani e del Commissario Soneri; un’occasione per esplorare i parallelismi tra le terre del Parmense e quelle del Vesuvio – incontro che ha evidenziato le differenze tra il carattere introverso del funzionario della polizia di Stato e la vivace romanità dell’ufficiale della Benemerita.
Il piano perfetto di Giovanni Taranto
Tre i racconti di Taranto che hanno giocato un ruolo cruciale nel festival.
Il primo dal titolo “Il piano perfetto” ha ottenuto un posto tra i finalisti del premio “Gialli Mondadori – Gialli.it” e sarà presto pubblicato in una raccolta dedicata a vari autori della galassia del noir e del crime.In questo racconto fa il suo esordio un nuovo personaggio nato dalla penna dello scrittore oplontino: il commissario Franco Palumbo le cui indagini riportano il lettore indietro nel tempo, fino al 1975.
Altri due racconti brevi (“La caprese senza penZieri” e “il segreto della zuppa”), dedicati a piatti “letali”, sono stati, invece, inclusi nel volume “Le ricette avvelenate del club dei delitti di carta” (Gialli.it edizioni) curato curato dagli “Irregolari del Festival” coordinati da Anita Curci e presentato durante il festival.
Un bilancio molto più che positivo, dunque, per lo scrittore oplontino che ha annunciato la prossima pubblicazione della quarta indagine del Capitano Mariani.