<em>“Occorrerebbe imparare dai bambini; loro ti guardano e ti valutano per quello che fai, non per quello che ti manca.E’ così che è nato il libro Wonder Giusy”
E’ un ciclone, uno tzunami, un fiume in piena. Giusy Versace racconta di sè e sorride a tutti, ma poi si scalda quando parla delle cose che restano da fare (ancora troppe!) per favorire l’inclusione e si scalda ancor di più quando si ritrova a commentare la definizione “DIVERSAMENTE ABILE”.
“Non è il termine “disabile” ad offendere.
E’ il tono con il quale si pronuncia.Se mi si dice che sono “disabile” perchè dovrei offendermi?
E’ la verità!Non ho le gambe.
Sono disabile!E’ il tono che ne cambia il significato e offende, così come offende la definizione “Diversamente abile”.
Che significa “Diversamente abile”?Nella legge è scritto “Persone con disabilità”.
Ciò che viene prima è la Persona, non la Disabilità”.
Giusy Versace, atleta paralimpica, conduttrice televisiva, ballerina e senatrice ieri, 28 Aprile, è stata ospite de Gli Incontri di Valore, il salotto letterario di Nicola Ruocco giunto alla sua quarta edizione.L’occasione dell’incontro è stata la presentazione di “Wonder Giusy”, edito da Mondadori, un racconto illustrato destinato ai bambini (e non solo) che costituisce un chiaro ed esplicito invito a provare a superare gli ostacoli e i propri limiti al fine di trovare le infinite alternative che consentono di essere felici.
Wonder Giusy di Giusy Versace
Il libro Wonder Giusy nasce a distanza di dieci anni esatti dalla pubblicazione del suo primo libro Con la testa e con il cuore si va ovunque, edito da Mondadori, che racconta la storia della sua nuova vita, quella iniziata dopo l’incidente sulla Salerno-Reggio Calabria a seguito del quale la Versace ha perso entrambe le gambe.
“Wonder Giusy” è un libro per bambini che nasce da considerazioni fatte proprio dai bambini.
Nel salotto di Nicola Ruocco, la Versace ha raccontato che deve la nascita del suo secondo libro ad un gruppo di bambini che praticava atletica sulla pista dove è solita allenarsi.Uno dei bambini l’ammirava per le sue conquiste; un altro, invece, sospettava che le sue gambe in carbonio fossero telecomandate.
Tra i due amici nascevano talora piccole discussioni sui “poteri” o meno dell’atleta paralimpica.E’ così che la Versace, mostrando loro le sue protesi “prive di pulsanti e telecomandi”, ha pensato di scrivere un racconto che potesse illustrare il fatto che i “poteri” esistono, ma derivano dal coraggio e della forza di volontà di ognuno di noi.
A Pompei, presso l’hotel Habita79, grande la partecipazione dei presenti all’incontro, soprattutto da parte di una rappresentanza degli studenti dell’ultimo anno del Liceo Plinio-Seniore di Castellammare di Stabia che hanno dato vita ad uno dei momenti più toccanti dell’intera serata.
Presente anche il primo cittadino di Pompei, Dott.Carmine Lo Sapio, che ha espressamente dichiarato che egli stesso lavorerà ancor di più affinchè si possa garantire a tutti maggiore inclusione.Giusy Versace, lo ricordiamo, nel 2011 ha fondato l’associazione Disabili No Limits Onlus allo scopo di aiutare i ragazzi ad avvicinarsi allo sport, come strumento di inclusione e coesione sociale, oltre che per promuovere una maggiore conoscenza di sé e quindi accrescrere l’autostima, perché come lei stessa ha dichiarato nel salotto di Ruocco: “Andare è voce del verbo volare”.
Al termine de Gli Incontri di Valore viene sempre decretato il principale Valore emerso nel corso della serata.
Nessun dubbio ha avuto Nicola Ruocco nel dichiarare che quello affiorato dall’incontro con Giusy Versace è stato sicuramente IL CORAGGIO.
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