John Costantine è in investigatore dell’Occulto inglese che vive a Londra. Ma, a differenza di molti ciarlatani, Costantine a che fare con demoni, angeli ed altre creature sovrannaturali. Lo stesso Costantine è un mago con sangue di Demone nelle vene. Un giorni però Costantine riceve una notizia sconvolgente: ha un cancro terminale ai polmoni. Avendo paura di finire all’Inferno (dove ha spedito diversi dannati e demoni) Costantine cercherà di evitare il suo destino.
Hellblazer è una serie pubblicata dal 1988 al 2013 dalla Vertigo e conta trecento numeri. Divisa in archi narrativi l’arco in questione è uno dei migliori in assoluto, ovvero “Abitudini pericolose” scritto da Gath Ennis e disegnato da Will Simpson. Il personaggio di Costantine nacque nel 1987 dalla penna di Alan Moore che lo inserì nel suo ciclo di storie su Swamp Thing. Il personaggio piacque così tanto da avere una serie sua, Hellblazer per l’appunto. I primi cicli erano incentrati sulle avventure di Costantine contro Demoni e mostri di ogni sorta.
“Abitudini pericolose” è un ciclo di cinque storie in cui i diversi elementi presenti si integrano con una scrittura particolare, tipica dello sceneggiatore. Garth Ennis infatti riesce a portare la serie su un livello più umano, senza dimenticare l’elemento magico. Qui infatti Costantine affronta una crisi personale, dovuta alla sua malattia è soprattutto alla certezza di finire all’Inferno.
La tipica sceneggiatura sopra le righe di Ennis ben si sposa con l’atteggiamento spesso strafottente di Costantine. Infatti il linguaggio sboccato tipico di Ennis (autore di The Boy e Preacher) si unisce bene alle caratteristiche del Mago inglese. Che già nel ciclo di Swamp Thing Moore mise in bocca al suo personaggio queste parole “Sono un pessimo soggetto capo. Chiedilo a chi vuoi”.
Inoltre l’elemento soprannaturale, per quanto presente, è una componente secondaria. Il dramma interno di Costantine, che si sente sempre più debole e ha sempre più paura, è reso in maniera eccellente. Fa testamento, dice addio agli amici più cari, inizia a cercare un posto dove morire.
Infine i disegni di Will Simpson che a differenza di Dillon (storico collaboratore di Garth Ennis) fanno prevalere un tratto meno deciso, con ombre diffuse, e con una mimica facciale e corporea molto realistica.
Curiosità: il titolo originale della serie doveva essere “Hellraiser” ma fu scartato in quanto, nel 1987, era uscito il film omonimo scritto da Clive Barker.
Leggi anche: Astro Boy – L’angolo del Nerd e dell’Otaku