“Il tocco del piccolo angelo”, edito da Neos Edizioni, è l’ultimo romanzo di Fiorenza Pistocchi. Ambientato nella periferia di Milano il giallo/noir della Pistocchi ha per protagonista Linette, una giovane donna dal passato doloroso.
“Il tocco del piccolo angelo”, sinossi
Lambrate, periferia di Milano. Il corpo di una donna viene trovato sotto il viadotto della tangenziale. Inizia un’inchiesta lunga e problematica dalla quale faticano a emergere i moventi dell’assassinio. Fra un sopralluogo, un interrogatorio e una perquisizione, il commissario Perego si imbatte nell’inatteso: la giovane Linette, che sta tentando di imbastire una vita normale dopo vicende di droga e prostituzione.Il suo passato e ciò che si percepisce di lei però non combaciano, gli occhi trasparenti e l’attenzione per gli altri raccontano di una storia che ha preso una via sbagliata. Diego Perego ne resterà irretito, soprattutto quando la fragilità di lei si esprimerà in premonizioni e intuizioni imprevedibili. Il tocco misterioso del piccolo angelo accompagnerà le vicende alla soluzione.
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Recensione
Fiorenza Pistocchi è stata una piacevole sorpresa. Ringrazio la Neos Edizioni per avermi dato questa occasione di incontro. Non conoscevo la Pistocchi nonostante le sue precedenti pubblicazioni (nel 2018, Il cuore tenace della lavanda (Neos Edizioni), nel 2019, I colori del buio (Neos Edizioni), nel 2020 i racconti presenti nelle antologie, Nulla più come prima e TutTo SotTo-Sotto mentite spoglie).
Il libro si legge tutto d’un fiato. La tensione narrativa resta sempre alta e i personaggi sono tutti ben caratterizzati. Ciò che che sorprende e colpisce il lettore è come la Pistocchi riesca a conferire alla narrazione un ritmo incalzante, nonostante la delicatezza della sua scrittura. Tutto appare perfettamente calibrato. Ordine ed eleganza. Nessuna pagina in più, nessun accavallamento, nessuna divagazione. Una matrioska che, pagina dopo pagina, si ricompone alla perfezione. Non mancano elementi che arricchiscono di fascino e mistero la storia.
Protagonista, oltre a Linette, Milano e la sua periferia
“Diede uno sguardo al cellulare. Era mezzanotte, il freddo pungeva e per strada non c’era nessuno, solo, in lontananza, qualcuno vicino all’uscita di una pizzeria. Gli piaceva Milano a quell’ora, quando il traffico rallentava e il silenzio prendeva possesso di strade e piazze. Si era messo a piovere, quella pioggia finissima e traditrice che in un quarto d’ora attraversa i vestiti e ti inzuppa fino al midollo, L’asfalto rifletteva le luci dei lampioni e delle insegne di alcuni negozi che rimanevano accese tutta la notte. Percorse a passo svelto Via Feltre, immersa nella pace più assoluta. Era inutile andare a casa, ormai non aveva più sonno. Voltò a sinistra in Via Maniago, si fece riconoscere dal piantone ed entrò nel commissariato. Aprì la porta del suo ufficio, accese la luce e il computer, appese il cappotto e asciugò i capelli con un fazzoletto di carta.”
“Mentre camminava per raggiungere la palestra assaporò il piacere di riappropriarsi del quartiere in cui era cresciuta. Nei mesi precedenti, costretta a rispettare gli orari per tornare a San Vittore, incalzata dalla necessità di fare presto per passare almeno un’ora o due con la figlia, non se l’era mia concesso. Allungò un poco il percorso e passò accanto al club del tennis dove da ragazzina aveva frequentato un corso, sfiorò il parco Lambro, poi deviò all’interno del Quartiere Feltre, dove si trovava la vecchia scuola elementare.”
“Ho voluto narrare la storia di una donna alla ricerca di una redenzione”
“Ho avuto occasione di visitare il settore femminile di San Vittore e anche la residenza protetta per le carcerate con figli. Ho visto molte detenute giovanissime, belle, a cui si fa fatica ad attribuire un passato criminale. Ho voluto narrare la storia di una di loro, alla ricerca di una redenzione, tra mille dubbi e incertezze… anche alle prese con un omicidio”, afferma la scrittrice.
“Il tocco del piccolo angelo”: Una lettura piacevole, assolutamente consigliata.
