16 aprile 2013, Lucia Annibali, avvocatessa di Urbino di 35 anni, torna a casa dopo esser stata in piscina. Ad attenderla sul pianerottolo un uomo incappucciato che le tira addosso dell’acido. Il viso, il collo ed una mano di Lucia vengono corrosi dall’acido. Lucia resta sfigurata e subisce gravi lesioni agli occhi.
Quella stessa notte viene arrestato come mandante dell’aggressione Luca Varani, anch’egli avvocato, con il quale Lucia aveva avuto una relazione, troncata nell’agosto del 2012. Varani aveva pagato due uomini di origine albanese perché aggredissero Lucia al suo posto. Lucia Annibali aveva lasciato Luca Varani quando aveva scoperto che lui viveva con un’altra donna. L’uomo aveva giurato di essere libero, ma in realtà, dalla sua convivente, aspettava addirittura un figlio. Per Lucia la relazione era finita, ma l’uomo non riusciva a farsene una ragione.Appostamenti, pedinamenti, continui messaggi, ma Lucia era irremovibile e Varani doveva trovare un modo per fargliela pagare.
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Dopo l’agguato Lucia viene ricoverata al centro grandi ustioni dell’Ospedale di Parma e negli anni subisce diversi interventi chirurgici di ricostruzione, con conseguenti atroci sofferenze.Varani viene condannato a vent’anni di carcere
Nel suo libro Lucia Annibali ripercorre la sua storia di NON amore: dal corteggiamento al processo: momenti di emozione e di atroci sofferenza; racconta dell’acido che gli scioglie il viso e della paura di restare cieca.
“Non potevo nemmeno piangere perché i medici mi dicevano che le lacrime non erano compatibili con la pellicola che mi avevano applicato al viso”.
Lucia Annibali, un’icona, un punto di riferimento per tante donne
Per la sua tenacia, la sua determinazione ed il coraggio di mostrarsi, oggi Lucia è diventata un’icona, un punto di riferimento per tante donne. Leggendo il suo libro ci si rende conto del coraggioso lungo cammino che hanno portato Lucia a non scivolare nella depressione. Lucia, nonostante il dolore fisico e quello psicologico, ha lavorato con grande determinazione per risollevarsi e tornare a nascere. Ora Lucia racconta la sua storia per aiutare altre donne ad uscire da storie malate.
Un’altra Lucia
Gli anni che verranno saranno quelli di un’altra Lucia. La donna che sono stata finora non esiste più e non è che la rinneghi. E’ che davanti allo specchio ce n’è una nuova più consapevole, più forte, più determinata, più coraggiosa e, anche se potrà sembrare strano, più bella. Mi sento bella della mia dignità e del mio orgoglio; amo il mio viso più di quanto lo amassi quand’era perfetto, lo amo perché mi sono sudata ogni piccolo, piccolissimo passo avanti per vederlo migliorare.
(Fonte foto: Pagina Facebook Lucia Annibali, foto di Isabella Balena)