Ho letto ‘Io e te a un metro di distanza” (Leggereditore) di Valentina Scarnecchia all’ombra di grandi foglie di palma e dinanzi agli spettacolari colori del Mar Egeo. Location a parte, devo riconoscere che questo libro è stato una piacevole sorpresa.
Le aspettative non erano delle migliori. A trarmi in inganno erano stati il titolo e la presentazione del libro che mi avevano fatto pensare ad una storia completamente diversa. Invece, dopo pochissime pagine ho desiderato ardentemente essere parte del gruppo WhatsApp “Prima di agire, scrivi qui” insieme alla Ludo, Amal, James, Rik e Lucia, personaggi tutti ben strutturati e caratterizzati.
Bocciato il titolo che non ho trovato nè originale, nè adatto al testo, fin dalle prime pagine il romanzo ha catturato la mia attenzione con una meravigliosa dedica alla cervicale e una bellissima poesia di Sesto Aurelio Properzio.
‘Io e te a un metro di distanza’, trama
E’ cominciata la quarantena, sento le sirene che mi entrano nel cervello senza tregua. Sono con Andrea, mio storico fidanzato dai tempi dell’università, ma torno indietro con la mente e penso alle persone che amo, perché questo virus ci ha fatto amare di più: una forma di difesa, un vaccino prima del vaccino. Penso a Rodrigo, il mio amore capriccioso, alle mie “sorelle”, alla coppia di amici, James e Rik perché cos’è una famiglia? Quella che scegliamo o ci capita lungo il cammino? Poi c’è Renzo, dottore in prima linea, dietro la mascherina il suo sorriso e un cuore grande. E vogliamo parlare di mio padre? Roma, il suo lavoro al Policlinico, vite in pericolo, granitico come una roccia: la sua voce addolcisce ogni malinconia. Fuori c’è il virus.
Book/Food/Good
Negli ultimi anni amo particoarmente leggere testi che parlino di Napoli; per questo motivo tendo ad acquistare testi di scrittori napoletani. Trovo interessante però, quando a parlare di Napoli siano persone che non abbiano origini partenopee.
Valentina Scarnecchia è nata a Milano e vive a Genova; eppure in ‘Io a te un metro di distanza’ c’è tanta Napoli: la sonorità dell’accento napoletano, Je te vurria vasà, Mergellina e “dulcis in fundo” (è proprio il caso di dirlo!): lo spumone.
A proposito, ma secondo voi lo spumone è un semifreddo? Lasciamo all’autrice la risposta perchè Valentina Scarnecchia prima di essere una scrittrice è una cuoca provetta, una food blogger e la conduttrice di diversi programmi televisivi di cucina.
Naturalmente, oltre alla vera identità dello spumone, desidereremo sapere dalla Scarnecchia anche come si prepara una carbonara di vongole.
Perchè leggere ‘Io e te a un metro di distanza’?
‘Io e te ad un metro di distanza” è un romanzo che suscita diverse emozioni; è, a tratti esilarante (Lucia, la protagonista, è un po’ una Bridget Jones “de noi aRtri”), ma è anche un romanzo che riga il viso con qualche lacrimuccia. Il lettore si ritroverà nelle paturnie di Lucia, ma anche in quelle di Rodrigo, Renzo, Andrea…insomma ce n’è per tutti. Del libro ho apprezzato anche la tecnica narrativa. Un ottimo esordio per la Scarnecchia!
Inoltre, vi svelo un segreto; se leggerete questo libro, troverete tutte le istruzioni per preparare il “sidro dell’amore” – diventerete un’Amelia, in carne ed ossa. Non conoscete Amelia? Amelia, la strega che ammalia, quella che vive alle pendici del Vesuvio in compagnia del corvo Gennarino…oohhh, insomma, leggete il libro perchè diventare “ammallianti” al prezzo di un libro, mi sembra decisamente un buon affare. Voi non credete?
(Foto Valentina Scarnecchia – foto pubblica da pagina Facebook)