La donna dal kimono bianco, edito da Tre60 (traduzione di Maria Carla Dallavalle) è il romanzo d’esordio di Ana Johns, specializzata in giornalismo e in arti visive. Ispirata da fatti realmente accaduti alla sua famiglia, l’autrice racconta la storia di due donne, le cui vite si svolgono in tempi e in spazi lontani: dal Giappone del secondo dopoguerra all’America dei giorni nostri.
La donna dal kimono bianco
L’autrice prende ispirazione dai racconti di suo padre, soldato americano stanziato in Giappone che si innamora di una ragazza del luogo.
Nel romanzo Tori Kovač, una giornalista americana, a seguito della morte del padre, cerca di ricostruire le sue radici. Arriva a scoprire la storia di Naoko Nakamura, una ragazza giapponese che a soli 17 anni viene promessa in sposa ad un uomo che avrebbe significato onore e stabilità per la sua famiglia. Ma Naoko ama un soldato straniero e aspetta un bambino da lui. Ripudiata dalla famiglia, Naoko sarà costretta a compiere scelte molto dolorose.
Un libro che racconta uno degli eventi più tristi del dopoguerra facendo luce sul rigido codice morale delle famiglie giapponesi di quell’epoca; un codice che imponeva di pensare prima al prestigio della famiglia d’origine e poi a quello del nascituro.