“La leggenda di San Gennaro” di John Peter, una testimonianza dimenticata


Inizieranno domani, 18 Settembre, a Napoli, le celebrazioni per la Festa di San Gennaro. Come accade sempre, tre volte l’anno (la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre), il popolo napoletano attende con grande fervore il prodigio della liquefazione del sangue. Il suo compimento, infatti, ciene considerato segno di buono auspicio. Di contro la mancata liquefazione viene vista come un brutto presagio.

A tal proposito, la lettura che desideriamo consigliarvi oggi è fresca fresca di stampa.  Si tratta de “La leggenda di San Gennaro” di John Peter, un volume scritto a Napoli in francese nella seconda metà dell’Ottocento,  ma mai tradotto e per questo del tutto dimenticato. Oggi, grazie all’impegno dell’editore Paolo Izzo, alter ego della Stamperia del Valentino, il volume arriva in libreria finalmente tradotto in italiano.

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“La leggenda di San Gennaro” una testimonianza dimenticata di John Peter

Il culto di san Gennaro, da sempre in precario equilibrio tra sacro e profano, viene in questo volume analizzato dall’autore nella sua declinazione tardo ottocentesca. Il punto d’osservazione, quello di un protestante convinto, non fa che dimensionare in ambito storico le varie fonti e le relative leggende sulla vita e le opere del protettore della città di Napoli. Dimensione anche questa – il lettore potrà scoprirlo – non proprio pacifica, viste le storiche e campanilistiche contese tra i luoghi in cui visse, che hanno tentato da sempre di appropriarsene.

Una lettura fresca e gustosa su un argomento tutt’altro che frivolo, che va a toccare le corde più profonde della coscienza popolare non soltanto partenopea. Affascinante non solo la penna, ma anche il punto di vista di un autore quasi anonimo che, invece, a Napoli visse 20 anni e approfondì, nei suoi studi, luoghi e personaggi, non ultimo Francesco Mastriani.

L’autore

John Peter (Jean-Charles), uomo colto e curioso, raccolse i suoi principali scritti in due volumi: Études napolitaines (1882) pubblicato a Napoli e a Losanna, e Nouvelles ètudes napolitanes (1887) –  anche questo in fase di traduzione e di prossima uscita presso la Stamperia del Valentino.

Proveniente da una famiglia di Ginevra, dov’era nato nel 1833, Peter scrisse un libro su Padre Rocco e uno su san Gennaro, rimanendo un pastore protestante. Nel 1860 fu in Borgogna (Chalon-sur-Saone), poi a Saint-Denis, nel cuore di Parigi, e nel 1866 arrivò a Napoli, dove fu pastore della chiesa francese fino all’86.

Nel 1878 pubblicò l’opuscolo sul domenicano Padre Rocco (1700-1782), che Dumas definì “più potente a Napoli del Sindaco, dell’Arcivescovo, e anche del Re”. Nel 1884 Peter si dedicò alla stesura del testo sulla leggenda di San Gennaro, in coda al quale introdusse anche le recensioni della prima raccolta.

Dopo il soggiorno partenopeo, Peter tornò a Ginevra, dove pubblicò Fleurs d’herbier e Petites chroniques genevoises. Morì nel 1901.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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