Il romanzo “La piuma del ghetto” di Antonello Capurso, opera che ricostruisce, attraverso testimonianze dirette, la vera storia del pugile Leone Èfrati, vice campione del mondo, ucciso nel campo di sterminio di Mauthausen dove era stato deportato, ha trionfato al Premio Bancarella Sport 2024.
Storia di Leone Èfrati
Leone Èfrati è stato un campione del pugilato italiano, un peso piuma di grande cuore e temperamento. Nel 1938, sfiora il titolo mondiale negli Stati Uniti, ma in patria viene cancellato dagli annuari sportivi fascisti e dai giornali a causa delle sue origini ebraiche. Restare in America sarebbe stata la scelta più sicura, ma dopo la promulgazione delle leggi razziali, decide di tornare a Roma per essere vicino alla moglie Ester e alla famiglia.
La sua decisione di tornare in Italia si rivela fatale. Viene tradito e consegnato ai nazisti, che lo deportano prima ad Auschwitz e poi a Ebensee/Mauthausen. In quest’ultimo campo di sterminio, una squadra di kapò e di SS lo massacra di botte per aver difeso il fratello.
Nel 1947, sarà un bambino a rendergli per primo giustizia: Romoletto, dieci anni, il figlio di Leone. Il romanzo di Capurso rende omaggio a questa figura eroica e tragica, ripercorrendo le tappe della sua vita e del suo sacrificio.
“La piuma del ghetto”, un romanzo di memoria e resistenza
“La piuma del ghetto” è pubblicato con il patrocinio della Fondazione Museo della Shoah. L’opera di Capurso non solo ricorda la figura di Leone Èfrati, ma rappresenta anche un importante contributo alla memoria storica e alla resistenza contro l’oblio delle atrocità del passato.
La vittoria del Premio Bancarella Sport 2024 conferma il valore di questo romanzo, capace di intrecciare sport e storia in una narrazione potente e commovente.
“La piuma del ghetto”, disponibile anche su Amazon, è destinato a rimanere un’opera fondamentale per comprendere il coraggio e la tragica vicenda di uno dei più grandi pugili italiani, le cui gesta e sacrifici non devono essere dimenticati.