Il libro ” La scienza della fantascienza “, scritto da Renato Giovandoli, parla di idee fantascientifiche
Il libro di Renato Giovannoli “ La scienza della fantascienza ” edito dalla Bompiani, è una sorta di catalogo ragionato delle”idee” fantascientifiche per mezzo del quale vengono dimostrate le seguenti proposizioni:
- La fantascienza produce teorie autonome rispetto alla scienza, per esempio, quelle convenzionalmente accettate o in ogni caso, discusse dalla comunità degli scrittori di fantascienza, implicate dalle idee di “iperspazio” e di macchina del tempo.
Queste teorie tendono ad interagire ed a formare un sistema scientifico abbastanza coerente ed omogeneo.
- Sistema della fantascienza , comunica con quello della scienza, e se essa sviluppa in genere le idee scientifiche con grande libertà, non cessa di nutrirsi di frammenti di dibattito scientifico o filosofico ( e anche di frammento di cultura pseudoscientifica o pseudofilosofica).
Viceversa la scienza non sembra del tutto immune dall’influenza dell’immaginario fantascientifico o l’effetto curioso che talvolta teorie nate nell’ambito di questa disciplina e passate alla scienza tornano di nuovo ad essa, con quel surplus di precisione scientifica che la scienza gli ha fornito, perdendo in molti casi la loro freschezza.
- La logica del sistema della fantascienza si sviluppa nel tempo mediante vere e proprie rivoluzioni ed un’idea ed una teoria possono scontrarsi con idee e teorie concorrenti ed essere abbandonata e sostituita da una teoria più efficace
Tale efficacia può essere definita per mezzo di criteri formali anche se naturalmente può essere importante l’influsso di una teoria o scoperta scientifica.
Inoltre le scienze della fantascienza hanno spesso un debito nei confronti delle vere scienze. A volte sono il frutto di una fantasia degli scrittori ed al contrario, hanno ispirato il lavoro degli scienziati.