Dopo la fortunata raccolta “Recupero dell’essenziale” pubblicata con Interno Libri nel 2022, andata in ristampa dopo soli sei mesi dall’uscita, Michela Zanarella torna con una nuova silloge: “L’eredità del bosco” edita da Macabor, tra le opere vincitrici ex- aequo della prima edizione del premio nazionale di poesia “Vincenzo Pistocchi”.
La raccolta, con prefazione di Dante Maffia, prosegue il percorso poetico dell’autrice veneta, romana d’adozione, attenta osservatrice del cosmo e dei suoi elementi.
Il libro è strutturato in quattro sezioni: la montagna, la luna, luce, memoria. Ogni sezione è introdotta da due citazioni scelte con attenzione per introdurre il lettore al contenuto.
Esistono molti punti di contatto con le raccolte precedenti, come ad esempio la ricerca della luce ed una propensione alla riflessione, all’ascolto, ma questa volta la montagna è il centro del libro, specchio del mondo, diventa veicolo dell’ascensione al cielo o del ritorno al principio, oltre che rappresentare il luogo della manifestazione del sacro (ierofania) o del divino (teofania).
Michela Zanarella è nata a Cittadella (PD) nel 1980. Dal 2007 vive e lavora a Roma. Ha pubblicato diciotto libri. Negli Stati Uniti è uscita in edizione inglese la raccolta tradotta da Leanne Hoppe “Meditations in the Feminine”, edita da Bordighera Press (2018).
Giornalista, autrice di libri di narrativa e testi per il teatro, è redattrice di Periodico italiano Magazine e Laici.it.
Le sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, arabo, spagnolo, rumeno, serbo, greco, portoghese, hindi, cinese e giapponese. E’ tra gli otto co-autori del romanzo di Federico Moccia “La ragazza di Roma Nord” edito da SEM.
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