L’Italia del Family day


Nel libro Family Day Massimo Gandolfini espone il suo disappunto per la legge Cirinnà che promuoveva in particolare i matrimoni gay

Il libro intervista tra Massimo Gandolfini e Stefano LorenzettoL’Italia del Family Day – Dialogo sulla deriva etica con il leader del Comitato, Difendiamo i nostri figli” , parla di Massimo Gandolfini Neurochirurgo e docente universitario che a Capo del Comitato “Difendiamo i nostri figli” ed organizzatore del Family Day del 2015 e di quello del 2016, entrambi in Piazza San Giovanni a Roma. Dall’intervista emerge il suo disappunto per la legge Cirinnà che promuoveva in particolare i matrimoni gay, avocandosi il disappunto della Chiesa che ha sempre propugnato che l’unione avvenisse tra soggetti di sesso opposto nel pieno rispetto del libro della Genesi quando afferma che Dio li creo maschio e femmina per cui i figli devono essere generati secondo natura ai fini di una maggiore stabilità emotiva e formazione caratteriale.

Dal libro si evince che Massimo Gandolifini critica il comportamento di Renzi per quanto attiene alla sua linea sulla Legge Cirinnà, ed afferma che nel 2007, l’attuale premier si schierò a favore del Family Day e contro i Dico che erano assai più moderati della legge in questione.
Quello che sconcerta delle nozze gay è che non creano una famiglia e non possono garantire al bambino quello che possono offrire le coppie di sesso opposto anche nel caso di coppie sterili che decidono di adottare un bambino. Inoltre ritiene che con la Legge Cirinnà si è aperta la strada che porta all’utero in affitto sia perché ci sono Paesi poveri come L’Ucraina, l’India, il Nepal ecc, che si sono assoggettati per fame a questa nuova forma di schiavitù, sia perché la fecondazione eterologa, cioè mediante l’utilizzo del seme oppure dell’ovulo di soggetti esterni dalla coppia, è stata legittimata dalla Corte Costituzionale nel 2015, a dispetto di una legge del Parlamento e di un referendum che andava nella direzione opposta.

Il libro si conclude con la trattazione del Gender che in base alla Gender Theory, l’uomo è una macchina desiderante come teorizzava lo psicanalista Felix Guattani ed il filosofo Gilles Deleuze, alimentata da pulsioni prive del controllo della ragione che nega “il principio di realtà” ed il desiderio qualunque esso sia, è l’epicentro del suo essere.
Nel nostro paese l’ondata pro – gender è arrivata nel 2010 in seguito alla raccomandazione adottata il 31 marzo dello stesso anno dal Comitato dei ministri degli Stati membri della Ue “sulle misure volte a combattere la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o sull’”identità di genere”.

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