L’infosfera e la quarta rivoluzione nel libro di Floridi
Il libro di Luciano Floridi “La quarta rivoluzione – come l’infosfera sta trasformando il mondo”, edito da Raffaello Cortina Editore, mette in rilievo che la quarta rivoluzione ha portato alla luce la natura intrinsecamente informazionale dell’identità umana.
E’ umiliante in quanto condividiamo questa natura con alcuni dei nostri artefatti più intelligenti. Quale che sia il tratto che ci definisce in ciò che abbiamo di unico, non si tratta più di giocare a scacchi, controllare l’ortografia di un documento o tradurlo in un’altra lingua, calcolare l’orbita di un satellite far atterrare un aereo meglio di come lo farebbero le ICT.
Non siamo in grado di battere le ICT neppure ad un gioco fondato sul caso come sasso, carta, forbice, poiché un robot è così veloce che riconoscere, in un millesimo di secondo, la forma assunta dalla nostra mano, scegliere la mossa vincente e fare tutto ciò quasi simultaneamente.
Questo tipo di rivoluzione è illuminante anche perché ci permette di comprendere meglio noi stessi in quanto tipo speciale di organismi informazionali.
Ciò non equivale a dire che siamo degli alter ego digitali di una serie di signori Hyde rappresentati dai nostri blog, email, tweet o indirizzi elettronici.
Questa ovvia considerazione può incoraggiarci soltanto a percepire erroneamente le ICT come tecnologie che si limitano a migliorarci collocandoci ancora al centro dell’infosfera.
La nostra natura informazionale non dovrebbe essere neppure essere confusa con l’ombra di dati, un’espressione per altro verso utile introdotta per descrivere il profilo digitale generato dai dati che riguardano le abitudini di un utente online.