LUCIO SAVIANI a La Canonica di Caserta. “FILOSOFIA COME ESPERIENZA ESERCIZIO E CURA DI SÉ, RICERCA DEL SENSO E MODO DI VIVERE” giovedì 9 maggio 2019 – ore 17:00 conferenza in occasione della pubblicazione del libro MONTE ATHOS. IL CIELO IN TERRA – ESPERIENZE DELLA FILOSOFIA di LUCIO SAVIANI.
Comunicato stampa
“Filosofia come esperienza, esercizio e cura di sé, ricerca del senso e modo di vivere” è il titolo della conferenza che Lucio Saviani terrà presso “La Canonica” di Caserta giovedì 9 maggio 2019, in occasione della pubblicazione del suo libro “Monte Athos. Il cielo in terra – Esperienze della filosofia” corredato da fotografie di Oliviero Olivieri, Luca Sossella Editore, 2018.
La conferenza di Lucio Saviani è una riflessione che parte dal pensiero del filosofo francese Pierre Hadot (Parigi, 1922 − Orsay, 2010) per il quale la filosofia deve essere intesa come “stile di vita”, saggezza intesa come “saper vivere”, in una unità di teoria e prassi in pieno contrasto con la visione corrente nel mondo occidentale della filosofia come mera riflessione teorica fine a se stessa. Per Hadot la filosofia è perciò un’esperienza vissuta e i discorsi filosofici sono in realtà «esercizi spirituali» che non mirano a informare, ma a formare e a trasformare noi stessi. E se filosofare vuol dire «esercitarsi a morire», esercitarsi a morire vuol dire esercitarsi a vivere con piena lucidità, staccarsi dal proprio io per aprirsi a una prospettiva universale. Del cristianesimo Hadot apprezzava l’insegnamento evangelico e la ricerca di un’unione mistica con il divino.
Nel suo libro appena pubblicato, “Monte Athos. Il cielo in terra – Esperienze della filosofia”, Lucio Saviani sviluppa una sorta di dialogo tra filosofia e teologia, con particolare attenzione al cristianesimo d’oriente, e questo dialogo ci porta a riflettere sui temi esistenziali di sempre, come la solitudine, il silenzio, la morte, il gioco, il viaggio, la cura, l’ospite, lo straniero, la bellezza, la salvezza, la verità, il senso ed altro ancora. Il monte Athos è geograficamente e storicamente il terreno ideale per ispirare questo dialogo. Infatti, posto tra il golfo di Salonicco e lo stretto dei Dardanelli, questo lembo di terra, che si protende nel Mare Egeo per una quarantina di chilometri, è diventato nel corso della storia una zona di frontiera tra oriente e occidente, tra Bisanzio e Roma, tra l’Islam e la cristianità, in quella linea di breve confine che divide l’umano e il divino. A Marco Polo che, diretto in oriente, passava davanti alla penisola dell’Athos, fu detto che in quella lingua di terra abitavano i discendenti degli antichi filosofi greci. Questa continuità tra la “vera filosofia” degli antichi greci e il “metodo” della meditazione esicasta, ovvero la dottrina e pratica ascetica diffusa tra i monaci dell’Oriente cristiano fin dai tempi dei Padri del deserto, segna l’inizio dell’itinerario tracciato dall’autore e che sarà illustrato ai partecipanti alla conferenza.
Lucio Saviani, filosofo e scrittore, è uno dei principali esponenti dell’ermeneutica in Italia, come attestano i suoi numerosi libri, scritti a partire dalla metà degli anni Ottanta e tradotti in diverse lingue (tra gli altri: Ermeneutica radicale come esperimento in Nietzsche, 1985; Ermeneutica del gioco, 1998; Ermeneutica e scrittura, 2008), dedicati anche alla filosofia come genere di scrittura e pensiero del limite (Voci di confine. Il limite e la scrittura, 1994, 2011; Segnalibro, 1995; Poros, 2001; Ludus Mundi. Idea della filosofia, 2017; Mani. La più antica delle invenzioni, 2017) e al dialogo tra filosofia e teologia (Sull’Athos, 2003; Necessità della filosofia, 2007; Monte Athos. Il cielo in terra – Esperienze della filosofia, 2018).
Numerosi anche i suoi saggi in volumi e riviste; è socio fondatore della Società Filosofica Europea di Ricerca e Alti Studi. Ha insegnato Storia della Filosofia, Fondamenti di Scienze Umane, Estetica all’Università “La Sapienza” di Roma e presso il Master della Luiss “Arts and Cultural Skills for Management”. Già consulente di Rai Educational e collaboratore dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, è membro della Società Italiana di Estetica.
Oliviero Olivieri, nato a Cagliari, ha studiato fotografia alla Central Art School di Londra. Preferisce scattare fotografie in pellicola, e viaggia per il mondo seguendo numerosi progetti indipendenti e assegnati. Espone e pubblica a livello internazionale le proprie opere da oltre 25 anni. Collabora con le edizioni Cond. Nast, Traveller magazine e in particolar modo con il giornale di arte e interni Wallpaper.”