Marianna Scagliola, scrittrice napoletana già apprezzata per il successo del suo primo romanzo “Una famiglia allargata, cane compreso”, torna a sorprendere i lettori con il suo nuovo libro “Il Francese, Biancaneve e i Settebello”. Uscito il 25 novembre 2024, questo romanzo affronta in maniera assolutamente originale un tema dolorosissimo, quanto attuale, quello degli abusi sui minori.
Il Francese, Biancaneve e i Settebello, un viaggio tra ombre e rivelazioni
Il romanzo segue la storia di Vincenzo e Gaetano Gallo, gemelli nati nel quartiere di Scampia, che si ritrovano a vivere come “abusivi” in una scuola privata del Vomero. Dietro la rassicurante facciata di un asilo, i due fratelli scoprono una realtà inquietante: un mondo di complicità e silenzi che facilita abusi sui più piccoli.
La narrazione alterna momenti di comicità a pagine di profonda amarezza offrendo al lettore un’esperienza emotiva complessa, ma avvincente. La capacità di Scagliola di bilanciare toni leggeri con riflessioni profonde permette di affrontare temi difficili senza che il romanzo risulti opprimente.
Un romanzo che è un grido d’allerta
“Il Francese, Biancaneve e il Settebello” costituisce un grido di allerta. Attraverso le vicende dei protagonisti, la Scagliola invita i lettori a non sottovalutare segnali che potrebbero sembrare semplici e innocui capricci e a prestare maggiore attenzione ai comportamenti dei più piccoli.
Il mostro può nascondersi nei luoghi più insospettabili: nelle case, nelle scuole, nelle chiese, nelle palestre, ovunque ci siano bambini. Questo libro è un invito a non girarsi dall’altra parte, a combattere l’indifferenza e a costruire una rete di attenzione e protezione.
“È latte!”, la rassicurò Valeria. “Stai tranquilla che ora ti pulisco io”, aggiunse strofinando con un fazzoletto bagnato, prima il grembiulino a quadretti bianco e rosa e poi il viso.
In quel momento bussarono alla porta: era la maestra Manuela che tutta agitata urlava: “Muovetevi! È arrivata la mamma!”.
“Veramente? È già arrivata la mamma?”, si meravigliò Gino.
“Sì, è venuta a prenderla prima. Non l’ho ancora aperta, ma l’ho vista dalla telecamera”.
“Abbiamo finito”, disse Gino spingendo con violenza verso di lei la piccola Elena Sofia che cadde a terra. “Te la puoi pure prendere a questa stronza!”.
“Smettila Gino! Non dire parolacce!”, lo riprese Valeria. “I bambini ripetono tutto”.
Manuela afferrò per un braccio la bimba e la trascinò di corsa per le scale. Poi, la fece sedere al suo banchetto, le diede un biscottino e, come se non fosse accaduto nulla, le ordinò: “Mi raccomando: ora che arriva la tua mamma, devi sorridere. Hai capito?”.
Lo stile inconfondibile di Marianna Scagliola
Marianna Scagliola si conferma una narratrice di talento, capace di mescolare generi diversi e di affrontare temi complessi con una cifra stilistica unica. L’ironia, marchio distintivo della sua scrittura, si intreccia con momenti di grande intensità emotiva, offrendo al lettore un’esperienza che diverte, commuove e invita alla riflessione.
Marianna Scagliola, una voce importante nella cultura italiana
Marianna Scagliola, vincitrice del Premio Internazionale Comunicare l’Europa 2023 e del Premio Nazionale Per Sempre Scugnizzo, da tempo si distingue per il suo impegno nella promozione della lettura. Fondatrice dell’associazione Napoletanamente e conduttrice della rubrica settimanale Libridine, l’autrice dimostra come la narrativa possa essere un valido strumento di trasformazione sociale.
Dettagli che fanno la differenza
Un dettaglio tutt’altro che trascurabile è l’eccezionale qualità dell’edizione. La scelta della carta, piacevole al tatto e alla vista, il font ben leggibile che agevola la lettura e la copertina curata nei minimi particolari fanno di questo volume un prodotto eccellente. Un libro che non è solo un piacere da leggere, ma anche da possedere.
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